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Il Minollo

Il minollo è un animale immaginario "inventato" da Massimo Troisi in un famoso sketch de La Smorfia (dal titolo: L'Arca di Noè) allo scopo di convincere Lello Arena (che nella scena impersonificava, appunto un Noè "leggermente" miope) a lasciarlo entrare nell'Arca per salvarsi dal diluvio universale.

Sempre in tale rappresentazione, Massimo Troisi, tenta anche un improbabile travestimento da "minollo", sempre allo scopo di poter entrare nell'Arca. Ovviamente, non è ben chiaro come sia fatto un minollo; certamente è bipede (come d'altronde Massimo Troisi), ha un lungo naso (che peraltro non si vede mai) e due grosse orecchie, "casualmente" somiglianti a un foglio di un quotidiano accartocciato.

Successivamente il termine si è diffuso in gran parte del meridione d'Italia come appellativo scherzoso e "canzonatorio" entrato anche in molti modi di dire e proverbi (ad esempio: andare a caccia di minolli = perder tempo, fare i minolli = fare un buco nell'acqua, ecc...).

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giovedì 7 febbraio 2008

Biografie Stanlio & Ollio

Stanlio & Ollio

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(Reindirizzamento da Stanlio e Ollio)
Laurel & Hardy ne Il paese delle meraviglie (1934)
Laurel & Hardy ne Il paese delle meraviglie (1934)
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(Stan Laurel, Il motto dell'associazione I figli del deserto)

Laurel & Hardy, in Italia Stanlio & Ollio, è la più celebre e amata coppia comica della storia del cinema. [1] Tra i maggiori interpreti del cinema slapstick - un tipo di comicità basata sul linguaggio del corpo, nata con il cinema muto - l'affiatatissima coppia Laurel and Hardy (nome con il quale erano noti in inglese, ma talvolta anche come Crick & Crock o Stan & Oliver) era formata dal comico inglese Stan Laurel (Stanlio in italiano, Stan in inglese) e dallo statunitense Oliver Hardy (Ollio in italiano, in inglese Oliver, Ollie o Babe come si racconta fosse stato per la prima volta soprannominato dal suo barbiere)[2]


Per approfondire, vedi le voci Stan Laurel e Oliver Hardy.

Il doppiaggio [modifica]

Varie coppie di doppiatori (vedi Doppiatori italiani) si cimentarono con le voci di Laurel & Hardy, finché nel 1939 arrivarono due giovanotti, Mauro Zambuto e Alberto Sordi, che diedero loro le voci che ancora oggi conosciamo. Alberto Sordi apportò una modifica importante alla voce di Ollio, trasformandola in basso mentre Hardy aveva una voce da tenore. Zambuto ha invece dato a Stanlio una vocettina di testa, che nel gridato e nel pianto sfocia addirittura nel falsetto, che è l'esasperazione della voce originale e non l'esatto contrario. Il linguaggio italiano storpiato era nato da una trovata casuale. Nei primi anni del sonoro, quando il doppiaggio non era stato ancora inventato, Hal Roach - per non perdere il mercato europeo - ricorse a una trovata ingegnosa anche se molto macchinosa: far ripetere la scena cinque volte in inglese, francese, tedesco, spagnolo e italiano; ad ogni sequenza gli attori secondari venivano sostituiti con altri di lingua diversa, mentre Stanlio & Ollio erano costretti a leggere sul "gobbo" (un cartello posizionato dietro la macchina da presa) frasi in lingue a loro sconosciute. L'effetto fu involontariamente comico perché i due invece di dire stupido dicevano "stupìdo" anziché automobile "automobìle" e a volte storpiavano completamente le parole; gli italiani (e non solo loro) si affezionarono a questo modo buffo di parlare, e quando nel 1933 il doppiaggio venne inventato, i distributori pretesero che venisse conservato dai doppiatori. La pronuncia inglesizzata venne mantenuta anche nel doppiaggio francese, spagnolo e tedesco: per fare un esempio, Ollio in francese non dice garçòn, ma gàrçon. Anche questo contribuì a dare colore umoristico alla coppia e ancora oggi non c'è nessuno in Italia che sentendo pronunciare il celeberrimo Studo!, così come lo diceva Ollio, non pensi automaticamente ai due.

I due caratteri [modifica]

Caricatura spagnola di Stanlio e Ollio
Caricatura spagnola di Stanlio e Ollio

La relazione scenica standard tra i due vedeva Ollio nel ruolo del "serio", impegnato in qualche lavoro o affare, prima che i suoi tentativi e le sue idee venissero distrutte dalla sbadataggine di Stanlio che, partendo da una apparente situazione di stupidità ed ingenuità, finiva per risultare quello dei due che, alla fine, traeva maggior vantaggio dalla situazione, secondo un diffuso cliché cinematografico. Un altro ripetuto schema scenico era quello per cui tra i due quello che pretendeva di essere il più intelligente era Ollio - e non ci voleva molto considerato il livello intellettuale di Stanlio - il quale però abboccava alle strampalate proposte del compagno.

Quando il più delle volte la faccenda inevitabilmente finiva male, anche per il contributo balordo e maldestro dello stesso Ollio, era sempre Stanlio ad essere accusato dell'insuccesso. Se poi Ollio passava alle maniere forti, prendendo a cappellate Stanlio, per punirlo di aver causato qualche disgraziato evento allora poteva esserci la reazione inattesa di questi che, con una serie di colpi bassi, metteva alle corde il povero grosso e inoffensivo Ollio che da carnefice diventava vittima. Era Ollio infatti che nella coppia sembrava rappresentare il più forte, ma che alla fine risultava essere il più debole, la vittima fin dall'inizio designata dei disastri causati per balordaggine o ingenuità da Stanlio. Ed è in questa occasione che si verificava il look in camera (guardare rivolto alla macchina da ripresa) come se Ollio si rivolgesse sconsolato direttamente agli spettatori per cercare da loro comprensione e partecipazione alle sue disgrazie.

Altra tipica situazione delle loro gag era la contemporanea e graduale distruzione reciproca di un qualche oggetto che per ripicca colpo su colpa veniva smontato e distrutto: famosa la scenetta dove l'auto dei due e quella dell'antagonista viene smantellata a poco a poco per ricambiarsi reciprocamente i danni ricevuti.

Stan giocava molto con i suoi capelli: se li arruffava per esprimere vari sentimenti, come il dubbio e la perplessità o anche la gioia; quelli di Ollie invece erano incollati sulla fronte, col suo bel riportino a frangetta, per caratterizzare il personaggio ma soprattutto per nascondere la calvizie incipiente.

Un gesto famoso di Oliver era invece il suo modo di salutare o di esprimere simpatia agitando la corta cravatta (Stan invece portava il papillon) che faceva parte della sua tenuta di scena.[3]

Ambedue poi portavano la bombetta anch'essa spesso protagonista di scenette comiche quando casualmente veniva scambiata calando sugli occhi rendendo cieco Stan o quando, piena di chissà quale liquido, innaffiava Ollio. La stessa bombetta era poi l'arma preferita dai due che spesso la usavano per prendersi reciprocamente a cappellate o colpire qualche prepotente iniziando una rissa - era di solito il "mite" Stan che dava l'avvio - che a volte si trasformava in un generale combattimento con l'intervento di altri casuali passanti.

La musica [modifica]

Il loro celebre marchio di fabbrica è la musichetta nota come Cuckoo Song, composta da T. Marvin Hatley, e usata per la prima volta in I ladroni (Night Owls) nel 1930. Senza considerare alcuni film dalla struttura di commedia musicale sono rimasti famosi altri celebri motivi e improvvisati balletti della coppia come nel film I fanciulli del West o la famosa "Guardo gli asini che volano nel ciel" (Titolo originale "A zonzo") dal film "I diavoli volanti", cantata (si dice) da Alberto Sordi.[4] Altrettanto esilarante il balletto propiziatorio in onore delle mogli che i due improvvisano cantando "Honolulu baby", con tanto di ukulele e ananas sotto il braccio, per convicere le consorti di essere stati alle Hawaii invece che alla riunione de "I figli del deserto".[5]

La carriera cinematografica [modifica]

Gli inizi [modifica]

Stanlio & Ollio nel loro primo film, Cane fortunato (The Lucky Dog, 1921)
Stanlio & Ollio nel loro primo film, Cane fortunato (The Lucky Dog, 1921)

Nel 1921, Stan Laurel e Oliver Hardy si incontrarono per la prima volta sul set di Cane fortunato.

Nel 1925 il regista Leo McCarey ebbe modo di scoprire la loro innata irresistibile comicità per un episodio a cui assisté personalmente: «Un giorno stavamo girando una scena a dieci metri da terra. Stan era nervoso, diceva di non sentirsi sicuro. Babe cercava di rassicurarlo, ma alla vista di Stan sempre più terrorizzato, si spazientì e saltò giù per dimostrargli che non c'era nulla da temere...» con il prevedibile risultato, dato il suo peso di 130 chili,[6] del cedimento rovinoso della piattaforma tra le risate dei presenti (in "Il Venerdì di Repubblica" del 10 agosto 2007). Nacque così una tipica scenetta dei loro film, tante volte ripetuta ma sempre esilarante per il contrasto tra il faccione serio e irritato di Hardy e la ridicola caduta.

Nel 1926, Laurel fu il regista del film Get'em Young, nel quale Hardy, divenuto un suo caro amico, era uno degli attori. Il film non iniziò molto bene, a causa di Oliver che si ustionò accidentalmente e venne sostituito, per volere del produttore Hal Roach, dallo stesso Stan, che in questo modo, però, non poté più dedicarsi alla regia.

Nel 1927 nacque ufficialmente il formidabile duo e vennero prodotti i primi lavori della coppia Laurel & Hardy che, però, non girarono da protagonisti. Il primo film fu Zuppa d'anatra, ma il primo cortometraggio acclamato e riconosciuto come primo vero corto della coppia, da Leo McCarey e dallo stesso Stan, è Metti i pantaloni a Philip anche se in questa pellicola i due non hanno le caratterizzazioni con cui divennero celebri.

Gli anni d'oro [modifica]

Da questo momento comincia ufficialmente l'unione con Hardy, che li porterà a girare 106 film, ad una media di 7-8 all'anno, accompagnati da cast di attori più o meno fissi. Le spalle che più spesso lavorarono con loro furono: James Finlayson, Mae Busch, Billy Gilbert, Charlie Hall e molti altri.

Stanlio e Ollio sul set
Stanlio e Ollio sul set

Dal 1927 al 1935, i due interpreteranno circa 70 cortometraggi, 35 muti, 39 sonori, alcuni ripetitivi, ma spesso con gag di sicuro effetto. Nel 1929 i due comincieranno a passare al sonoro girando i corti sia in versione muta che sonora, finché nel 1930 il passaggio al sonoro è per loro definitivo.

Sempre nel 1929 i due appariranno per la prima volta in un lungometraggio, in un buffo sketch di magia in Hollywood che canta e nell'anno successivo per la prima volta a colori nel film-operetta Il canto del bandito, oggi purtroppo in gran parte perduto[7] Si disse in seguito che le parti di Laurel e Hardy fossero state aggiunte solo per attutire il fiasco preannunciato dall'anteprima. Finalmente nel 1931 i due gireranno il loro primo lungometraggio da protagonisti Muraglie. Nel 1932 la comica La scala musicale vince il premio Oscar per la migliore comica.

Nel film Nel paese delle meraviglie del 1934 Walt Disney che era un fan di Laurel e Hardy e anche un caro amico di Hal Roach,acconsentì che una scimmia interpretasse il ruolo di Topolino e che fossero presenti i Tre Porcellini (con tanto di tema originale); questa fu una delle poche volte che un personaggio Disney appariva in un film che non fosse prodotto dalla omonima casa di produzione.

Tra le più celebri comiche dei due in questo periodo si ricordano: I monelli, Andiamo a lavorare, Il circo è fallito, Anniversario di nozze, IL regalo di nozze, Il fantasma stregato, Vita in campagna e Fratelli di sangue.

Gli altri lungometraggi della coppia realizzati in quegli anni furono: Il compagno B (1932), Fra Diavolo (1933), I figli del deserto (1934), Allegri eroi (1935), Allegri Gemelli (1936), I fanciulli del West (1937), Avventura a vallechiara (1938), I diavoli volanti (1939), Noi siamo le colonne (1940)

Inoltre Laurel tra il 1936 e il 1937 produsse due film: Allegri gemelli e I fanciulli del West, per ottenere un maggiore controllo sui risultati delle pellicole.

Nel 1938 dopo una lunga e prolifica collaborazione con la MGM, improvvisamente i due si separarono dal produttore Hal Roach, a causa della crisi tra Roach e Laurel, basata sugli scandali matrimoniali di quest'ultimo; nel 1939 Stan e Oliver gireranno sempre con la MGM, ma con la produzione di Boris Morros, I diavoli volanti, e ,il solo Hardy, Zenobia che recitò in coppia con Harry Langdon. Quest'ultimo film fu un grande fiasco, e nel 1940 i due ritorneranno con Roach, e gireranno i loro due ultimi film con il loro grande produttore: Noi siamo le colonne e C'era una volta un piccolo naviglio: furono gli ultimi bagliori.

In seguito, separatisi definitivamente da Roach, la coppia firmerà un contratto con la 20th Century Fox con cui girerà otto film.

Sotto contratto con la Fox però i due non riuscirono a mantenere intatti i loro personaggi, a causa della mancanza degli sceneggiatori e dei registi amici d'un tempo. I primi film come Ciao amici (1941), o Gli allegri imbroglioni (1943), sono lungometraggi senza verve e non ben rifiniti nei dialoghi. Ancora oggi i critici ritengono che il peggiore dei film di quel periodo sia Sim Sala Bim (1942) mentre quello che contiene spunti più interessanti sia Il nemico ci ascolta (1943).

Il successo in Italia [modifica]

I due grandi attori cominciarono ad essere noti in Italia in piena era fascista quando nel 1931 fu importato il loro film Muraglie. Mussolini stesso spesso si lasciava andare all'ilarità assistendo in proiezioni private alle loro scenette. Il Duce era un grande ammiratore della coppia comica, al punto di girare con la bombetta in testa sentenziando: «Siamo rimasti in tre a portare la bombetta: io, Laurel e Hardy!». [8]

Un altro inatteso fan della coppia si dice sia stato Papa Pio XII, personaggio mistico e compassato, che si sarebbe deliziato dei film dei due che addirittura, come si dice in alcune fonti[9], volle ricevere in Vaticano in udienza privata sebbene non ignorasse il tormentato percorso matrimoniale di Stan, sposato per cinque volte, e di Hardy, che ripeté l'esperienza matrimoniale per tre volte.(Cfr. supplemento "Il Venerdì" di "Repubblica" del 10 agosto 2007.)

Il successo in America cominciò a declinare e così Stan ed Ollie si recarono in Europa, dove iniziarono a fare numerose tournee in Francia, Spagna, Italia, Germania e Danimarca: il nuovo successo fu immediato e si può dire che in quei paesi la loro fama duri tuttora.

Gli ultimi film [modifica]

Dopo la realizzazione del film I toreador nel 1945, Stan insoddisfatto dello scarso margine di libertà creativa che le case cinematografiche erano disposte a concedergli, decise di non rinnovare il contratto con la Fox preferendo rivolgersi alle case di produzione indipendenti. Hardy partecipò per amicizia (con il consenso di Stan che era malato e non poteva lavorare) a due film tra il 1949 e il 1950: Dopo Waterloo con il suo amico John Wayne e La gioia della vita con Bing Crosby, compagno di azzardate scommesse alle corse dei cavalli.

Nel 1951 in Europa i due girarono l'ultimo film, Atollo K, una coproduzione italo-francese, che purtroppo si rivelò un disastro.

Durante il film, Laurel venne colto dal diabete: apparve nel film in condizioni pietose, con 25 chili di meno. Anche Oliver soffriva il caldo sul set: per loro venne preparata una sorta di "infermeria mobile" da usare durante le riprese. Inoltre Stan e Oliver erano praticamente gli unici che sul set parlavano inglese rendendo difficile così capirsi con il regista e la produzione. In America il film uscì nelle sale solo nel 1954 con il titolo "Utopia", tagliato di 80 minuti al posto dei 99 originali poiché si era evitato di mettere in rilievo l'immagine fisica dei due comici, lontana anni luce da quella dei tempi d'oro.

Quando Stan si riprese abbastanza bene i due dal 1952 continuarono a recitare in tourneè in Gran Bretagna con sketch come On the Spot e Birds of a Feather, ma ancora una volta le condizioni di salute li costrinsero ad annullare le loro tappe nel maggio 1954. Un risveglio di maggiore interesse lo ebbero grazie alla massiccia riproposta dei loro migliori film alla televisione americana, ma stranamente mentre con l'andar del tempo quanto più emergevano nuove generazioni di fan, tanto meno vi erano proposte di lavoro per i due comici.

Nel 1955, il figlio di Hal Roach ebbe l'idea di riproporre la coppia in una serie di comiche per la TV a colori: Le fiabe di Laurel & Hardy: i due accettarono con entusiasmo la proposta; Laurel portò praticamente a termine anche il primo copione ma nell'aprile 1955 alla vigilia del primo ciak fu colpito da un ictus e le riprese vennero rinviate, e quando Stan si riprese, purtroppo capitò ad Oliver di ammalarsi, e così il progetto andò in fumo per sempre.

La morte di Hardy [modifica]

Nel settembre 1955 Hardy venne colpito da un infarto e successivamente da un ictus. Proprio per questo durante il 1956 ebbe una perdita di peso di oltre 70 chili che lo rese irriconoscibile. Verrà colpito da un altro ictus nel luglio 1957 entrando in un coma dal quale non si riprenderà più. Ironia della sorte, Hardy, poco prima di morire, era stato colto da una paralisi che lo immobilizzava da un solo lato. Laurel, invece, alla fine dei suoi giorni rimase paralizzato dal lato opposto a quello del suo grande compagno di lavoro e amico.

Il 7 agosto 1957, all'età di 65 anni, Hardy muore. Laurel, che negli ultimi mesi aveva assistito il compagno al capezzale, ne rimane sconvolto, ma non si presenta al funerale dell'amico. Questa notizia di seguito fu usata dai maligni come prova che i due in realtà si ignorassero, in realtà Laurel non poté andare al suo funerale a causa del divieto di uscire impostogli dal medico curante, e giustificò la sua assenza con le sole parole "Babe avrebbe capito". Hardy è seppellito al The Valhalla Memorial Park Cemetery a Hollywood. Oliver Hardy era un convinto affiliato della massoneria e furono i suoi fratelli della loggia "Shrine", «ordine arabico dei nobili del santuario mistico», a prendersi cura dei suoi funerali. La lapide sulla sua tomba con incisa questa frase: «Genio della commedia il suo talento portò gioia e risate nel mondo. - Posta a memoria futura dai Figli del Deserto nel 1977», fu fatta apporre dai suoi amici dell'associazione "I figli del deserto" che dopo vent'anni dalla sua morte non lo avevano dimenticato.

La lapide sulla tomba di Stan Laurel:«Maestro della Risata»; «Il suo genio nell'arte dello humor portò felicità e leggerezza nel mondo che amava».
La lapide sulla tomba di Stan Laurel:«Maestro della Risata»; «Il suo genio nell'arte dello humor portò felicità e leggerezza nel mondo che amava».

La morte di Laurel [modifica]

Nel 1961, Laurel venne gratificato con il Premio Oscar alla carriera; purtroppo il povero Ollie non poté vedere quel magnifico riconoscimento, né il rinascere dell'interesse per il lavoro della coppia da parte delle nuove generazioni.

Laurel si spense il 23 febbraio 1965, all'età di 74 anni, in un appartamento dell'Hotel Oceana a Santa Monica, vicino Los Angeles. Venne seppellito al cimitero di Forest Lawn-Hollywood Hills, vicino a Los Angeles.

In punto di morte non mancò di far ridere ancora una volta il suo pubblico rivolgendo all'infermiera che lo assisteva la sua ultima gag: «Mi piacerebbe essere in montagna a sciare». L'infermiera gli chiese: «Le piace sciare Sig. Laurel?». «No, lo detesto, ma è sempre meglio che stare qui».

Critica [modifica]

Collabora a Wikiquote « La nostra popolarità é durata tanto tempo...Si sarebbe anche potuto pensare che la gente ci avesse scordato, ma non è stato così. Forse il pubblico amava noi e le nostre comiche perché ci avevamo messo dentro tanto amore »

I film della coppia sono stati spesso sottovalutati dalla critica cinematografica, probabilmente perché accusati di non possedere un messaggio sociale come nei capolavori di Charlie Chaplin. Questo può essere considerato un giudizio superficiale poiché i loro film nascondono sotto la veste comica una grande quantità di situazioni sociali quotidiane: drammi domestici, soprusi verso il più debole, vagabondi e disoccupati in cerca di lavoro angariati da una onnipresente polizia al servizio dei padroni.[10]

Laurel & Hardy interpretano la società americana degli anni trenta che ancora prostrata dalla crisi del 1929 era formata da emarginati vittime dei prepotenti e dei ricchi. A questa società essi non offrono sogni e speranze per l'avvenire ma soltanto risate, medicina efficace ma temporanea, un palliativo anestetizzante dei mali quotidiani. La morale dei loro film, molto spesso realisticamente pessimista, raramente vede il trionfo del bene e della giustizia con il classico happy end, lieto fine.

Il loro è un esempio di umorismo puro in tutte le sue sfumature che nasce senza espliciti messaggi ideali, senza doppi sensi, senza riferementi salaci, senza eccessive movenze del corpo: la loro è una normalità comica connaturata. Si offrono come sono e il pubblico li accoglie con le risate. Come diceva il regista e comico francese Pierre Etaix: «Basta vederli, anche se non fanno niente».

Le personalità di Stanlio & Ollio sono prive di cattiveria: quando provano ad agire maliziosamente qualcosa li tramuta in uomini ingenui e buoni che cercano, sia pure maldestramente, di rendersi utili a chi ne ha bisogno. Sono due adulti rimasti bambini che non capiscono cosa sia il male, lo ignorano e ne diventano vittime inconsapevoli. Non a caso sono proprio i bambini che si appassionano ancora oggi alle storie dei due personaggi, li sentono amici coetanei poiché vedono in quei due adulti la loro stessa infanzia, così come gli adulti riscoprono nella risata la loro stessa innocenza infantile.

Se alcuni dei loro numerosi film sono da considerare di scarsa qualità, questo è dovuto essenzialmente alla avidità e rapacità delle maggiori case cinematografiche holliwoodiane che dopo aver fatto conoscere al mondo intero la grande coppia, ne vollero sfruttare commercialmente il successo sino all' ultimo, proponendo film dal contenuto improbabile, associandoli ad attori non alla loro altezza o inserendoli in commedie musicali che avevano l'unico pregio della loro recitazione che il più delle volte risultava avulsa dal resto del film.

Checché ne dica parte della critica, è il pubblico di ogni tempo che continua a consacrare il successo di questi due attori.

Indivisibili fratelli cinematografici, come recita la lapide sulla tomba di Oliver Hardy, il loro genio ha portato gioia e risate nel mondo.

Note [modifica]

  1. ^ Nella cerimonia di premiazione degli Oscar del 1984 vennero proiettate alcune foto di Hal Roach, Stan Laurel e Oliver Hardy insieme. L'attore Robert De Niro disse: «è grazie a loro se oggi siamo qui».
  2. ^ Agli inizi della sua carriera Ollie si faceva radere da un barbiere italo-americano dalle tendenze sessuali particolari, che dimostrava una vera passione per lui, soprattutto per il suo viso paffuto. Quando gli metteva del borotalco sulle guance dopo averlo rasato gli diceva: «Nice a babe!» (Che bel bambino!). Ollie divento così per gli amici "Babe". La coppia è stata variamente ribattezzata in molti paesi e la maggior parte dei soprannomi ricevuti pone in evidenza le loro opposte caratteristiche fisiche: "il grasso e il magro" è un modo assai diffuso di riferirsi ai due, come avviene nei paesi di lingua spagnola dove sono conosciuti come "El Gordo y el Flaco", in Brasile dove sono "O Gordo e o Magro" (mentre invece in Portogallo sono noti come "Bucha e Estica"), in Grecia ("Χονδρός και Λιγνός"), in Germania ("Dick und Doof") e in Olanda ("De Dikke en de Dunne"). In Polonia vengono chiamati "Flip i Flap" e negli anni trenta e quaranta in Italia erano noti come "Crick e Crock". A Roma venivano popolarmente chiamati "Ciccione e Seccardino".
  3. ^ Oliver invento' il "Tie-Twiddle",lo sfarfalleggiamento della cravatta, per caso in un film del 1927 (Why Girls Love Sailors - Perche' le ragazze amano i marinai -)
  4. ^ Nel disco originale italiano la canzone è interpretata da Ernesto Bonino ed una ipotesi vuole che sia stato lo stesso cantante a cantare la versione del film.
  5. ^ Lo stesso nome fu ripreso dall'associazione internazionale - ne esistono due sedi anche in Italia - che anche oggi provvede a diffondere l'opera di questa grande coppia comica: Stan, nonostante fosse stato inizialmente restio, ne scrisse lo Statuto.
  6. ^ Durante gli anni venti a Ollie veniva alzata la paga giornaliera di qualche dollaro se aumentava di una libbra di peso, e nel 1954 Ollie pesava 150 chili. Normalmente Stan pesava circa la metà di Oliver (76 chili), ma percepiva il doppio della sua paga, perché negli studi svolgeva più mansioni. Inoltre, Laurel era alto m. 1,75 m, Hardy m.1,86 (1,88 da ragazzo), differenza enfatizzata dalle scarpe senza tacchi che usava in scena Stanlio per caratterizzare il suo sbilenco modo di camminare.
  7. ^ "Il canto del bandito" è un film a colori del 1930 diretto da Lionel Barrymore. Tutte le copie di questo film sono andate perdute a causa del difettoso Technicolor dell'epoca, ne rimangono solo una scena musicale iniziale di 5', un altro sketck centrale, una buffa gag con Stanlio & Ollio che si ritirano nella caverna di un orso ed il trailer dell'epoca. Nel 1943 i due girarono L'albero in Provetta un cortometraggio documentaristico di carattere propagandistico girato durante la seconda guerra mondiale, finanziato dal governo statunitense per il dipartimento dell'agricoltura. In questo film gli americani poterono vedere che Stan aveva i capelli rossi: questa è infatti l'unica pellicola a colori reperibile oggi della coppia, anche se esistono alcuni film amatoriali a colori.
  8. ^ Si dice sia stato Benito Mussolini a volere che il loro nome venisse italianizzato. Comunque sia venne pubblicato in Italia negli anni '40 l'albo a fumetti dal nome "Criche e Croc" e "Stanlio e Ollio" dagli anni '60 fino alla fine degli anni '80. (Esiste anche una serie animata prodotta da Hanna & Barbera). Di certo la coppia in Italia era conosciuta come Cric e Croc ed è con questi soprannomi che negli anni '40 e '50 i ragazzini, che avevano adattato delle parole alla musichetta marchio dei loro film, cantavano il motivetto cantilenante : «È morto Cric è morto Croc, povero Cric, povero Croc.»
  9. ^ Riguardo l'autenticità della notizia la moglie di Oliver Hardy riferiva di essere stata ricevuta da papa Pacelli.
  10. ^ A detta di alcuni critici cinematografici la stessa soggezione dei due protagonisti alle loro mogli, spesso manesche nei loro confronti, rappresenta, sotto la resa comica, l' aspetto sociale del matriarcato americano e della condizione della donna già molto avanzata negli Stati Uniti in quei tempi, soprattutto se la confrontiamo con la situazione italiana di quel periodo.

Doppiatori italiani [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Il doppiaggio italiano di Stanlio & Ollio.

Stan Laurel e Oliver Hardy sono stati doppiati in italiano da svariate coppie di doppiatori:

  1. Mauro Zambuto (Stanlio) e uno studente sconosciuto (Ollio) nei primi doppiaggi 1933-34.
  2. Derek Fortrose Allen (Stanlio) e Paolo Canali (Ollio) nel 1935.
  3. Carlo Cassola (Stanlio) e Paolo Canali (Ollio) dal 1935 al 1938.
  4. Mauro Zambuto (Stanlio) e Alberto Sordi (Ollio), la coppia preferita, dal 1939 al 1951.
  5. Fiorenzo Fiorentini (Stanlio) e Carlo Croccolo (Ollio) dal 1951 al 1953.
  6. Elio Pandolfi (Stanlio) e Pino Locchi (Ollio) in sporadici doppiaggi della metà degli anni '50.
  7. Carlo Croccolo (entrambi) in alcuni doppiaggi degli anni '50-'60.
  8. Franco Latini (Stanlio) e Carlo Croccolo (Ollio), la coppia più persistente dei cortometraggi, dal 1968 al 1970 circa.
  9. Enzo Garinei (Stanlio) e Giorgio Ariani (Ollio), la coppia attuale, dal 1985 (l'ultima fatica è il ridoppiaggio di Sim Sala Bim e I toreador, nel 2003).
  10. Giorgio Melazzi (Stanlio) e Enrico Maggi (Ollio), che hanno ridoppiato quattro cortometraggi per una ditta milanese nel 1991.
  11. Luigi Parisi (Stanlio) e Alessandro Capelloni (Ollio), che hanno ridoppiato Allegri Gemelli integralmente del 1992

Nell'elenco non si tiene conto dei cartoni animati ed di altre apparizioni televisive.

Filmografia [modifica]

La locandina di Cane fortunato
La locandina di Cane fortunato


  • Buona parte dei loro film (per lo più quelli sonori prodotti nel periodo Roach) dal 1985 sono stati colorizzati elettronicamente (e, in questa fase di lavorazione, a volte accorciati per esigenze di tempi, costi e palinsesto); In Italia abbiamo potuto vedere la versione 'a colori' di quasi tutti i film grazie alle trasmissioni Rai e Mediaset.
  • Mancano ancora alla messa in onda Italiana colorizzata i film 'I Diavoli Volanti' e 'Nel Paese delle Meraviglie' ed i corti 'I Due Legionari', 'Il Fantasma Stregato' e qualcun altro.
  • Sfortunatamente, non in tutti i casi la versione a colori è all'altezza dei film originali.
  • Il film 'Nel paese delle meraviglie' è stato colorizzato due volte, la prima nel 1987 insieme agli altri, la seconda nel 2006 per un una edizione in dvd.

Film recitati in spagnolo [modifica]

Film recitati in francese [modifica]

Film recitati in tedesco [modifica]

Film recitati in italiano [modifica]

Antologie straniere [modifica]

Antologie italiane [modifica]

Bibliografia [modifica]

  • John McCabe, Mr. Laurel and Mr. Hardy, Museum Press Limited (Londra), 1961 (riedizioni varie, Signet Books nel 1966, 1968, poi, per Robson Books, nel 1976, 1985, 1998, 2003)
  • William K. Everson, The Films of Laurel and Hardy, Citadel Press, New York, 1967 (ultima ristampa: 1997)
  • Leonard Maltin, Movie Comedy Teams, Signet Book/New American Library, New York, 1970, 1973.
  • John McCabe, Al Kilgore e Richard Bann, Laurel and Hardy, ed. W.H. Allen, Londra, 1975 (riedizioni nel 1983, 1996)
  • Jack Scagnetti, The Laurel and Hardy Scrapbook, Jonathan David, New York, 1976, 1982.
  • Randy Skretvedt, Laurel & Hardy: The Magic Behind the Movies, Moston Press, Los Angeles, 1987 (rieditato ed ampliato nel 1994, 1996, Past Times Publishing)
  • Scott Allen Nollen, The Boys – the cinematic world of Laurel and Hardy, McFarland Classic, 1989, 2001
  • Wes D. Gehring, Laurel and Hardy, a Bio-Bibliography, Greenwood Press, 1990.
  • A.J. Marriot, Laurel and Hardy: The British Tour, Blackpool (Regno Unito), 1993.
  • Glenn Mitchell, The Laurel & Hardy Encyclopedia, Batsford, 1995, 2000
  • Rob Stone, David Wyatt, Laurel or Hardy: the solo films of Stan Laurel and Oliver Babe Hardy, Split Reel Books, 1996.
  • Willie McIntyre, The Laurel and Hardy Digest, Ayrshire, Scozia, 1998.
  • Scott MacGillivray, Laurel & Hardy: from the Forties Forward, Vestal Press, 1998.
  • Simon Louvish, Stan & Ollie: the Roots of Comedy, Faber and Faber Limited (Londra) 2001, 2002 (edizione italiana: Stanlio e Ollio - Le radici della comicità, Frassinelli, Milano, 2003)
  • Brian J. Robb, Laurel & Hardy, Pocket Essentials Film, 2001
  • Norbert Aping, Das Laurel und Hardy Buch, Schuren-Verlag, Marburg, 2004
  • Richard L. Ward, A History of the Hal Roach Studios, Southern Illinois University Press, 2005.

Libri in Italiano [modifica]

  • Giancarlo Governi, Laurel & Hardy, due teste senza cervello, ERI RAI, Torino, 1985.
  • Camillo Moscati, Stanlio & Ollio, la coppia della risata, ed. Lo Vecchio, Milano, 1989.
  • Ernesto G. Laura, Quando Los Angeles si chiamava Hollywood, Bulzoni, 1996 (prima edizione in rivista, “Bianco e Nero”, 1977).
  • Marco Giusti, Stan Laurel & Oliver Hardy, ed. Nuova Italia, Roma, 1997 (prima edizione nel 1978, Castoro Cinema n.57).
  • Benedetto Gemma, Andrea Ciaffaroni, Tiziano Medici, Alessandro Rossini, Antonio Costa Barbé, I Film antologici di Stanlio & Ollio, Ed. Noi siamo le colonne, Modena, maggio 2005.

Voci correlate [modifica]

Altri progetti [modifica]

Collegamenti esterni [modifica]

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