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Il Minollo

Il minollo è un animale immaginario "inventato" da Massimo Troisi in un famoso sketch de La Smorfia (dal titolo: L'Arca di Noè) allo scopo di convincere Lello Arena (che nella scena impersonificava, appunto un Noè "leggermente" miope) a lasciarlo entrare nell'Arca per salvarsi dal diluvio universale.

Sempre in tale rappresentazione, Massimo Troisi, tenta anche un improbabile travestimento da "minollo", sempre allo scopo di poter entrare nell'Arca. Ovviamente, non è ben chiaro come sia fatto un minollo; certamente è bipede (come d'altronde Massimo Troisi), ha un lungo naso (che peraltro non si vede mai) e due grosse orecchie, "casualmente" somiglianti a un foglio di un quotidiano accartocciato.

Successivamente il termine si è diffuso in gran parte del meridione d'Italia come appellativo scherzoso e "canzonatorio" entrato anche in molti modi di dire e proverbi (ad esempio: andare a caccia di minolli = perder tempo, fare i minolli = fare un buco nell'acqua, ecc...).

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giovedì 7 febbraio 2008

Biografie Luciana Littizzetto

Luciana Littizzetto

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Luciana Littizzetto (Torino, 29 ottobre 1964) è un'attrice, cabarettista e doppiatrice italiana.

Caratteristiche fisiche
Altezza 160 cm


Indice

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Biografia [modifica]

Gli esordi [modifica]

Nata a Torino da una famiglia piemontese (originaria di Bosconero), è cresciuta nel quartiere San Donato: nell'omonima via i genitori hanno gestito fino alla pensione una latteria. Dopo essersi diplomata in pianoforte nel 1984 presso il conservatorio di Torino, intraprende l'insegnamento della musica in una scuola media di un quartiere della periferia di Torino, attività che la terrà occupata per nove anni e che le permetterà di venire a contatto con tante situazioni che, in futuro, le daranno spunto per la creazione dei suoi personaggi; in quegli anni inoltre Luciana collabora con Gioventù Operaia, il mensile della Gioc (movimento a cui aderisce in quel periodo), su cui pubblica i suoi primi articoli, per lo più sul mondo della scuola o recensioni musicali o cinematografiche, in cui è già percepibile lo stile ironico e disincantato che la caratterizzerà in seguito.

Nel frattempo si laurea in Materie Letterarie presso la facoltà di Magistero nel 1990 (con una tesi in storia del melodramma) intitolata "La luna nel romanticismo". Tra il 1988 ed il 1990 frequenta la scuola di recitazione dell'"Istituto d'Arte e Spettacolo" al circolo Dravelli di Moncalieri, all'epoca diretta da Arnoldo Foà: qui concepisce i suoi primi spettacoli di cabaret, Lacrime, Sogni e Sesso, iniziando ad esibirsi in alcuni locali cittadini come il Teatro Juvarra, spesso con altri (allora) giovani cabarettisti torinesi come le Sorelle Suburbe, Cesare Vodani, Federico Bianco e Beppe Braida.

Parallelamente inizia l'attività di doppiaggio presso la "Delta Film" di Gassino Torinese, prestando la voce a personaggi di soap e telenovele. Dopo aver vinto, nel 1991, il premio "Ettore Petrolini" al Festival di cabaret "Bravograzie!" di Aosta e dopo la partecipazione come corista, sempre nello stesso anno, ad una delle canzoni del disco "Càbala" dei Loschi Dezi (poi divenuti Mau Mau) entra a far parte del cast della trasmissione televisiva "Avanzi" di RaiTre, condotta da Serena Dandini: all'interno del programma la cabarettista torinese guadagna continui consensi.

Iniziano anche sporadiche apparizioni televisive al Maurizio Costanzo Show. Aiutata da un'agenzia di Milano, Luciana Littizzetto abbandona l'impiego di insegnante e si dedica a tempo pieno ai suoi spettacoli.

Anni novanta [modifica]

Luciana Littizzetto con la fiaccola olimpica, il 10 febbraio 2006
Luciana Littizzetto con la fiaccola olimpica, il 10 febbraio 2006

Dal 1993, Luciana Littizzetto torna a teatro con lo spettacolo "Parlami d'amore Manù", del quale è anche autrice dei testi: il copione mette in scena personaggi tipici della Littizzetto, stravaganti vittime della società, che si rivolgono ad una misteriosa dispensatrice di aiuto per risolvere i loro dilemmi. Al Festival di Sanscemo scrive un testo provocatorio, Naziskina, affidato al cabarettista torinese Cesare Vodani, che si classifica quarto.

Lo stesso anno partecipa, sempre su Raitre, alla trasmissione "Cielito Lindo" condotta da Claudio Bisio ed Athina Cenci, nella quale interpreta il personaggio di Sabrina (personaggio al quale si deve una frase divenuta un tormentone in voga in quegli anni, "Minchia Sabbry!"). Successivamente esordisce in radio conducendo, assieme a Piero Chiambretti, una trasmissione per RadioDue: la "Hit Parade".

Il 1995 si apre con la partecipazione alla trasmissione di Raitre "Letti gemelli" con Oreste De Fornari e Gloria De Antoni e, in estate, sempre sulla stessa rete, è nel cast di "TV cumpra" dove lavora a delle gag comiche in collaborazione con Michele Mirabella e Tony Garrani. Non si ferma la sua attività presso Radiodue, con cui firma la radiocommedia "Giada", che sarà in onda fino all'estate 1996. Nel 1997 conduce "Single" con Bruno Gambarotta su Raidue per poi dedicarsi al ruolo di inviata per il programma "Radio Duo", in onda da giugno a settembre dello stesso anno.

La nuova stagione è zeppa di impegni per la Littizzetto che si trova divisa tra televisione e il debutto al cinema: passando alla Mediaset lavora a "Facciamo Cabaret" prima e a "Ciro, figlio di Target" (con Gaia De Laurentiis e Enrico Bertolino) poi; parallelamente è sul set di "Tutti giù per terra", storia tratta dall'omonimo romanzo del torinese Giuseppe Culicchia, e del fortunatissimo film d'esordio di Aldo, Giovanni e Giacomo, "Tre uomini e una gamba". Il successo la lancia in un periodo della sua carriera molto fertile: dal 1998 partecipa per la prima volta a numerose puntate di "Mai dire gol" per poi tornare nel cast di "Ciro, figlio di Target". In aprile riceve l'incarico di condurre il programma radiofonico "Titanic(a)", ogni domenica dopo pranzo, che per ogni puntata ha un colore associato attorno al quale la Littizzetto costruisce ogni volta un monologo di un'ora. Più avanti esordisce anche in "Zelig - Facciamo Cabaret" presentato da Simona Ventura dove corona una fama da comica da tempo consolidata.

I mondiali di calcio Francia 1998 le danno occasione di improvvisarsi nuovamente inviata, stavolta per conto della Gialappa's Band, e, contemporaneamente, torna in radio con un nuovo programma, dal curioso nome "Quizzas". La stagione televisiva la vede impegnata ancora con "Mai dire gol" dove introduce due nuovi personaggi molto popolari, la pianista Nives e la ninfomane Lolita.

Nel 1999 la Littizzetto ritorna sul set, dove recita insieme a Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu in "E allora mambo" poi continua la sua felice partecipazione a "Mai dire gol", riproponendo la figura di Sabrina, assunta come cassiera in un fast-food. L'anno si chiude con la pubblicazione del suo primo libro, intitolato L'agenda di Minchia Sabbry.

Anni recenti [modifica]

Il nuovo millennio si apre con la scritturazione della Littizzetto in svariate pellicole cinematografiche: oltre a recitare nel primo film della Gialappa's Band, "Tutti gli uomini del deficiente", e nella seconda pellicola di Lucio Pellegrini, "Tandem", è cosceneggiatrice di "Ravanello pallido", di cui è la protagonista. Tornata alla RAI, partecipa a "Quelli che il calcio" di Fabio Fazio, proponendo diversi nuovi personaggi, tra cui le celebri Babooskha e Bianca Eberni.

In novembre, pur non corrispondendo ai canoni di quella che viene normalmente definita una vamp, appare in un servizio fotografico sexy nella rivista "Max"; scrive infine il suo secondo libro Ti amo, bastardo. Successivamente a Mediaset lavora a "Matricole", in onda su Italia 1, e al "Maurizio Costanzo Show" e nel 2001 conduce in radio "Le parole che non ti ho chiesto", incentrato sui problemi di coppia. La sua attività di scrittrice non si ferma e trova nello stesso anno un grande slancio: dopo Un attimo, sono nuda, ottiene un imprevedibile successo editoriale con Sola come un gambo di sedano, pubblicato dalla Mondadori (oltre un milione di copie vendute [1]).

Il 2002 la vede ospite di trasmissioni molto popolari, da "Stasera pago io" di Fiorello (in cui propone una famosa rivisitazione in chiave comica della canzone Buonasera, dottore di Claudia Mori) a "C'è posta per te" di Maria De Filippi, ma anche in "Per un pugno di libri", e ancora "Mai dire Domenica" e "Maurizio Costanzo Show": particolarmente nota la comparsata al Festival di Sanremo, dove bacia in diretta il conduttore Pippo Baudo.

Bissa la fortuna ottenuta con il libro precedente con la pubblicazione de La principessa sul pisello, sempre per la Mondadori. Sotto il profilo radiofonico viene ingaggiata da Radio Deejay, con cui presenta insieme a Paoletta la trasmissione settimanale "La bomba". Comincia inoltre a firmare degli spot pubblicitari, la cui vena umoristica viene addirittura premiata [2]. Nel 2003 è eccezionalmente nel cast di "Mai dire Domenica", dove porta al successo la parodia della cartomante della "Zingara" e trasforma la pianista Nives in un'esperta sessuologa. Insieme a Davide Ferrario mette in scena "Se devo essere sincera", film di cui è cosceneggiatrice e protagonista: nel cast anche Neri Marcorè.

L'anno successivo la vede impegnata alla radio, dove "La bomba" viene trasformato in un appuntamento quotidiano, e di nuovo nel ruolo di scrittrice: mentre i suoi due più grandi successi commerciali vengono tradotti in Portogallo, Spagna, Germania, Ungheria, Russia, Repubblica Ceca e Lituania, a dicembre pubblica Col cavolo (che chiude la cosiddetta "Trilogia della verdura"). Prima che avvenisse la fusione tra "Le Iene" con "Mai dire Lunedì" (che porta alla nascita di "Mai dire Iene") Luciana ne era coconduttrice a fianco di Luca & Paolo (la coppia artistica con cui debuttava nel 1999 al cinema).

Dal 2005 è ospite fissa nel programma di Fabio Fazio "Che tempo che fa", appuntamento settimanale molto seguito che le garantisce nuovo lustro: abbandonati i personaggi che l'hanno resa celebre, la Littizzetto si prodiga in monologhi comici su temi d'attualità, spesso irriverenti (di gran successo gli appelli a Camillo Ruini, al quale la Littizzetto si rivolge con l'appellativo di Eminems, parodiando l'"eminenza" dovuta agli alti prelati della gerarchia cattolica). Nel corso dello stesso anno gode del successo al botteghino di "Manuale d'amore" di Carlo Verdone. Ancora impegnata alla conduzione de "La bomba", stavolta affiancata da Vic, Luciana si prepara nel frattempo alla stesura di una sceneggiatura per un film.

Nel 2006 la Littizzetto viene confermata per l'appuntamento domenicale di "Che tempo che fa" e pubblica un nuovo libro, Rivergination, edito Mondadori: nel giro di poche settimane il libro fa capolino al primo posto dei libri più venduti della settimana [3], confermando il grande successo editoriale della comica torinese. Anche la stagione 2007-2008 di "Che tempo che fa" vede ancora la comica impegnata la domenica sera, mentre termina la sua collaborazione con la trasmissione radiofonica "La bomba". In aprile subisce un'operazione per asportare dei calcoli renali: ne approfitta per scherzare anche su questa esperienza, con dei collegamenti televisivi dalla sua casa di Torino, facendo leggere bollettini medici al limite dell'assurdo.

Trasmissioni radiofoniche e televisive [modifica]

Filmografia [modifica]

Bibliografia [modifica]

Doppiaggi [modifica]

Film [modifica]

Televisione [modifica]

Cartoni animati [modifica]

Note e riferimenti [modifica]

  1. ^ Deejay.it Biografia di Luciana Littizzetto
  2. ^ Diesis.it Banca San Paolo vince il Gran Prix
  3. ^ LaStampa.it "Littizzetto spodesta Camilleri" di Luciano Genta, 16 dicembre 2006

Altri progetti [modifica]

Collegamenti esterni [modifica]

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