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Il Minollo

Il minollo è un animale immaginario "inventato" da Massimo Troisi in un famoso sketch de La Smorfia (dal titolo: L'Arca di Noè) allo scopo di convincere Lello Arena (che nella scena impersonificava, appunto un Noè "leggermente" miope) a lasciarlo entrare nell'Arca per salvarsi dal diluvio universale.

Sempre in tale rappresentazione, Massimo Troisi, tenta anche un improbabile travestimento da "minollo", sempre allo scopo di poter entrare nell'Arca. Ovviamente, non è ben chiaro come sia fatto un minollo; certamente è bipede (come d'altronde Massimo Troisi), ha un lungo naso (che peraltro non si vede mai) e due grosse orecchie, "casualmente" somiglianti a un foglio di un quotidiano accartocciato.

Successivamente il termine si è diffuso in gran parte del meridione d'Italia come appellativo scherzoso e "canzonatorio" entrato anche in molti modi di dire e proverbi (ad esempio: andare a caccia di minolli = perder tempo, fare i minolli = fare un buco nell'acqua, ecc...).

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giovedì 7 febbraio 2008

Biografie Claudio Bisio

Claudio Bisio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Claudio Bisio (Novi Ligure, 19 marzo 1957) è un attore, cabarettista, cantante, doppiatore e presentatore italiano.

Indice

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Biografia [modifica]

Cresciuto a Milano, si è diplomato alla Civica scuola d'arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano. Molto bravo, la sua insegnante del Piccolo gli consigliò di giocare la carta della comicità. I riferimenti artistici di Bisio resteranno nel tempo tre:

  • il gruppo di Comedians che fa capo a Paolo Rossi e a Gabriele Salvatores, che gli aprirà la strada alle prime apparizioni sul palcoscenico e sul piccolo e grande schermo.
  • il palcoscenico dello Zelig, localino alternativo nella prima periferia nord milanese che Bisio contribuirà nel tempo a rendere un luogo di culto (addirittura oramai quasi sinonimo di cabaret milanese in una ideale staffetta col Derby degli anni settanta e ottanta), fino al recente spostamento nel più ampio spazio del Teatro tenda di Sesto San Giovanni.
  • Sergio Conforti, in arte Rocco Tanica, tastierista e compositore nonché co-leader del gruppo Elio e le Storie Tese, che lo aiuterà a coltivare una interessante carriera parallela di cantante.

La sua prima apparizione significativa in televisione è la partecipazione al programma Zanzibar (1988), una sorta di sitcom ante litteram in cui compare tra gli altri anche David Riondino, già lanciato da alcuni riusciti tormentoni musicali al Maurizio Costanzo Show.

Dopo alcune partecipazioni a programmi televisivi ideati da Paolo Rossi (Su la testa! e Cielito Lindo), insieme a degli esordienti di talento come Antonio Albanese, Maurizio Milani e Aldo Giovanni e Giacomo, al principio degli anni novanta Bisio ottiene un sorprendente successo come cantante sui generis o rapper alla casseoula con la geniale Rapput, scritta a quattro mani con Rocco Tanica, a cui seguirà l'esilarante album Patè d'animo, dove comunque Bisio si dimostra del tutto all'altezza anche come cantante vero e proprio.

Contemporaneamente, si trova a giocare nella squadra vincente di Salvatores che vince l'Oscar con Mediterraneo, riproponendosi poi in un eccezionale duetto interpretativo con Diego Abatantuono in Puerto Escondido, con cui si toglie lo sfizio di smentire la sua insegnante del "Piccolo" con un ruolo che sarebbe riduttivo etichettare come comico, ancora più incisivo e asciutto in contrapposizione ai ben noti gigioneggiamenti del partner (Bisio era già apparso in un ruolo a cavallo fra dramma e comicità anche nel secondo film di Salvatores, Kamikazen ultima notte a Milano).

Con il 1996 comincia il suo fortunato sodalizio con la pubblicità, lavorando con registi come Daniele Luchetti e Muccino, e dimostrando una straordinaria adeguatezza al mezzo. Ancora insuperata per surreale follia la prima apparizione, in cui dialoga col maiale.

Nella primavera 1997 conduce su Italia 1 insieme ad Antonella Elia Facciamo Cabaret, antesignano del fortunato Zelig Circus.

Bisio è anche presenza fissa nelle stagioni 1997-98 e 1998-99 di Mai dire gol, dove restano memorabili il personaggio indovinatissimo e quasi profetico del procuratore calcistico Micio, cinico e maneggione, e del "luminare" Dott. Imbruglia, incapace e un po' passato di cottura. Anche qui, Bisio si dimostra adeguatissimo ai tempi comici della trasmissione e alla feroce competizione dialettica con la Gialappa's Band, che aveva viceversa portato alcuni comici e conduttori vicini all'esaurimento nervoso.

Successivamente ad una prosecuzione della carriera di attore cinematografico con il film Asini del 1999 e ad una intensa attività teatrale, col nuovo secolo Bisio si scopre conduttore, e successivamente conduttore-fantasista con riuscite incursioni anche nel ballo, sul palcoscenico di Zelig.

Rimane comunque legato al teatro: è del 2005 la sua tournée nel monologo di Pennac Grazie.

Di recente apertura un blog piuttosto intimo e familiare, con una dozzina di fedelissimi, gestito con grande sensibilità e affetto e con reale interscambio coi partecipanti.

Nell'estate del 2006 porta in giro lo spettacolo Bisio e le Storie tese e Elio - Coèsi se vi pare in collaborazione con gli Elio e le Storie Tese; venti date in giro per l'Italia per un mese di tournée terminata la quale si rimette nei panni dell'attore per girare i film Manuale d'amore 2 - Capitoli successivi, Natale a New York e il film per la tv Due imbroglioni e mezzo.

Ha partecipato al doppiaggio dei film d'animazione L'era glaciale e L'era glaciale 2: il disgelo, prestando la voce al bradipo Sid.

Dal 28 settembre 2007 è tornato alla conduzione di Zelig, affiancato ancora da Vanessa Incontrada.

Filmografia [modifica]

Discografia [modifica]

Teatro [modifica]

  • Sogno di una notte di estate, 1981 (G. Salvatores)
  • Nemico di Classe ( di N. Williams), 1983 (E. de Capitani)
  • Cafè Procope, 1985 (G. Salvatores)
  • Comedians ( di T. Griffiths), 1985 (G. Salvatores)
  • Morte accidentale di un anarchico, 1987 (D. Fo)
  • Guglielma, 1990 (G. Alberti)
  • Aspettando Godo, 1991 (P. Galassi)
  • Le nuove mirabolanti avventure di Walter Ego, 1993
  • Tersa Repubblica, 1994/95
  • Monsieur Malaussene au Theatre (di Daniel Pennac), 1997/2001 (G. *Gallione)
  • La Buona Novella (di Fabrizio De André), 2000-2001 (G. Gallione)
  • Appunti di viaggio, 2002 (G. Gallione)
  • I bambini sono di sinistra, 2003 (G. Gallione)
  • Grazie (di Daniel Pennac), 2005 (G. Gallione)
  • Coèsì se vi pare (con Elio e le Storie Tese), 2006

Bibliografia [modifica]

  • Quella vacca di Nonna Papera , (1993, Baldini&Castoldi Tascabili)
  • Prima comunella poi comunismo, (1996, Baldini&Castoldi, ISBN 88-8490-185-5)

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Collegamenti esterni [modifica]

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