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Il Minollo

Il minollo è un animale immaginario "inventato" da Massimo Troisi in un famoso sketch de La Smorfia (dal titolo: L'Arca di Noè) allo scopo di convincere Lello Arena (che nella scena impersonificava, appunto un Noè "leggermente" miope) a lasciarlo entrare nell'Arca per salvarsi dal diluvio universale.

Sempre in tale rappresentazione, Massimo Troisi, tenta anche un improbabile travestimento da "minollo", sempre allo scopo di poter entrare nell'Arca. Ovviamente, non è ben chiaro come sia fatto un minollo; certamente è bipede (come d'altronde Massimo Troisi), ha un lungo naso (che peraltro non si vede mai) e due grosse orecchie, "casualmente" somiglianti a un foglio di un quotidiano accartocciato.

Successivamente il termine si è diffuso in gran parte del meridione d'Italia come appellativo scherzoso e "canzonatorio" entrato anche in molti modi di dire e proverbi (ad esempio: andare a caccia di minolli = perder tempo, fare i minolli = fare un buco nell'acqua, ecc...).

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giovedì 7 febbraio 2008

Biografie Larry Semon (Ridolini)

Larry Semon

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(Reindirizzamento da Ridolini)

Larry Semon (West Point, 16 luglio 1889Victorville, 8 ottobre 1928) , in Italia conosciuto come Ridolini, è stato un attore, produttore cinematografico e regista statunitense nell'epoca del film muto.

Larry Semon
Larry Semon

Maschera caratteristica, clown per eccellenza: viso infarinato, candido, su cui campeggia un naso smisurato e ricurvo, due occhi tondi in un viso affilato, pantaloni sorretti altissimi appena sotto le ascelle ma che lasciano scoperte le caviglie ed un cappellaccio che non casca mai nemmeno nelle ardite acrobazie, Larry Semon all’apice della sua carriera seppe rivaleggiare alla pari con i grandi della commedia: Charlie Chaplin, Harold Lloyd, Buster Keaton, contendendosi i favori del pubblico. In particolare amato per il suo stile semplice, tutto gags, azione, movimento, certo meno poetico del grande Charlot ma in compenso immediatamente accessibile. Oggi ritenuto, a torto, un comico minore, ma la sua indubbia levatura artistica ne perpetua la memoria.

Indice

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Biografia [modifica]

Gli inizi [modifica]

Figlio del palcoscenico, il padre fu il famoso illusionista di vaudeville Zera the Great che in numero con la moglie e la sorella riscuoteva grande successo, già a dodici anni Larry riscosse personali apprezzamenti nelle esibizioni canore nella compagnia familiare, un incidente calcistico però (pare una pallonata alla gola) compromise la qualità della sua voce e dirottò la sua attenzione verso altra dote artistica in cui eccelleva: il disegno; condusse con profitto studi specifici perfezionando lo stile umoristico nel cartooning che gli valse alfine l'impiego presso diverse testate editoriali di New York pubblicando strisce periodiche. La sua vena artistica fu notata dagli uomini del cinema, all’epoca in esplosiva espansione, alla ricerca di soggetti creativi ed affamati di talenti.

La carriera cinematografica [modifica]

Nel 1916 la casa di produzione cinematografica Vitagraph lo assunse come sceneggiatore e soggettista, scriveva le gags che altri recitavano. Il talento si manifestò, un anno dopo, anche nell’interpretazione e direzione: la sua prima apparizione sullo schermo fu in Boats and Boldness (1917), un western in cui Semon veste i panni di un poco credibile fuorilegge dalla pistola facile. In breve, affinata la tecnica e delineato il profilo psicologico del clown che diverte senza far pensare, con le sue comiche di un rullo dove azione, acrobazie, gags a raffica, semplici ma spettacolari il cui ritmo tagliava il respiro, ricche d’invenzioni sceniche e fantasiose, divenne un beniamino del pubblico, in particolare di quello europeo, una volta messa a punto la maschera caratteristica dalla faccia infarinata e i pantaloni ascellari, che lo identificò facilmente con il clown circense di vecchia tradizione e che già apprezzava le maschere del francese André Deed (Cretinetti) e dell'italiano Ferdinand Guillaume (Polidor).

In Italia giunse alla fama col nome di "Ridolini", in Francia fu conosciuto come "Zigoto", in Spagna fu "Jaimito". Nel 1918 Semon diresse nella sua compagnia un giovane attore inglese d’origine: Stan Laurel, la collaborazione però non durò a lungo (tre film) al contrario di un altro attore, destinato ad incontrarsi successivamente col primo: Oliver Hardy che divenne elemento di spicco della compagnia. Il successo consentì a Semon di arrivare a guadagnare, nei primi anni venti, un milione di dollari statunitensi.

Il declino [modifica]

Allungate le comiche ai due rulli, il suo stile perfezionista, esigente ed elaborato incominciò a scontrarsi con le esigenze del business: sempre più spesso i guadagni non rientravano delle spese di produzione. I dissidi conseguenti con la Vitagraph, lo obbligarono a divenire produttore delle proprie opere, ma la decisione non fu felice (1923).

Anteponendo sempre il risultato artistico a quello economico, il passaggio dallo slapstick alla commedia romanzata, incurante dei tempi di realizzazione, spesso si imbarcava in produzioni di cui perdeva il controllo come l’epico Wizard of Oz del 1925 con un cast superbo tra cui la moglie Dorothy Dwan ed egli stesso nei panni dello "spaventapasseri", trasposizione cinematografica destinata ad influenzare parecchio anche la più fortunata riedizione parlata del 1939, ma che lo condussero al fallimento economico. Il 1927 vede Semon ancora occupato come sceneggiatore, ma anche interprete drammatico in Underworld, un film di Josef von Sternberg.

Nel marzo del 1928 quest’uomo modesto, riservato, attore di prima grandezza dichiarò bancarotta andando incontro ad un rapido declino fisico che lo condurrà prima al ricovero in sanatorio per la cura di una grave polmonite accompagnata ad uno stato di profondo esaurimento nervoso e successivamente, in ottobre, ad incontrare la morte le cui circostanze non furono mai ben chiarite, nessuno poté vedere la salma, neppure la vedova, rapidamente fu sottoposta a cremazione, in rispetto alle sue ultime volontà si asserì, alcuni sostennero potesse essere un’uscita di scena per sfuggire i creditori che lo assillavano, di fatto a 39 anni su Larry Semon calò definitivamente il sipario.

Filmografia (parziale) [modifica]

  • Boasts and Boldness (1917)
  • Worries and Wobbles (1917)
  • Shells and Shivers (1917)
  • Chumps and Chances (1917)
  • Gall and Golf (1917)
  • Slips and Slackers (1917)
  • Risks and Roughnecks (1917)
  • Plans and Pajamas (1917)
  • Plagues and Puppy Love (1917)
  • Sports and Splashes (1917)
  • Tough Luck and Tin Lizzies (1917)
  • Rough Toughs and Roof Tops (1917)
  • Spooks and Spasms (1917)
  • Noisy Naggers and Nosey Neighbors (1917)
  • Guns and Greasers (1918)
  • Babes and Boobs (1918)
  • Rooms and Rumors (1918)
  • Meddlers and Moonshiners (1918)
  • Stripes and Stumbles (1918)
  • Rummies and Razors (1918)
  • Whistles and Windows (1918)
  • Spies and Spills (1918)
  • Romans and Rascals (1918)
  • Skids and Scalawags (1918)
  • Boodle and Bandits (1918)
  • Hindoos and Hazards (1918)
  • Bathing Beauties and Big Boobs (1918)
  • Dunces and Dangers (1918)
  • Mutts and Motors (1918)
  • Huns and Hyphens (1918)
  • Bears and Bad Men (1918)
  • Frauds and Frenzies (1918)
  • Humbugs and Husbands (1918)
  • Pluck and Plotters (1918)
  • Traps and Tangles (1919)
  • Scamps and Scandals (1919)
  • Well, I'll Be (1919)
  • Passing the Buck (1919)
  • Her First False Hare (1919)
  • The Star Boarder (1919)
  • His Home Sweet Home (1919)
  • The Simple Life (1919)
  • Between the Acts (1919)
  • Dull Care (1919)
  • Dew Drop Inn (1919)
  • The Head Waiter (1919)
  • The Grocery Clerk (1919)
  • The Fly Cop (1920)
  • School Days (1920)
  • Solid Concrete (1920)
  • The Stage Hand (1920)
  • The Suitor (1920)
  • The Sportsman (1921)
  • The Hick (1921)
  • The Bakery (1921)
  • The Rent Collector (1921)
  • The Fall Guy (1921)
  • The Bell Hop (1921)
  • The Sawmill (1922)
  • The Show (1922)
  • A Pair of Kings (1922)
  • Golf (1922)
  • The Agent (1922)
  • The Counter Jumper (1922)
  • No Wedding Bells (1923)
  • The Barnyard (1923)
  • The Midnight Cabaret (1923)
  • The Busher (1923)
  • The Gown Shop (1923)
  • Lightning Love (1923)
  • Horseshoes (1923)
  • Trouble Brewing (1924)
  • The Girl in the Limousine (1924)
  • Her Boy Friend (1924)
  • Kid Speed (1924)
  • My Best Girl (1925)
  • Wizard of Oz (1925)
  • The Dome Doctor (1925)
  • The Cloudhopper (1925)
  • The Perfect Clown (1925)
  • Stop, Look and Listen (1926)
  • Spuds (1927)
  • Underworld (1927)
  • The Stunt Man (1927)
  • Oh, What a Man! (1927)
  • Dummies (1928)
  • A Simple Sap (1928)

Bibliografia [modifica]

  • Camillo Moscati Ridolini, 1988
  • Glen Mitchell A-Z of Silent film comedy, 1998

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Biografie Nino Taranto

Nino Taranto

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Nino Taranto (Napoli, 28 agosto 1907Napoli, 23 febbraio 1986) è stato un attore italiano di teatro e cinema.

Figlio di un sarto di Forcella, già a nove anni si esibisce come cantante nelle feste di matrimonio. Sotto la guida del Maestro Salvatore Capaldo perfeziona la sua tecnica di canto ed nel 1924 fa il suo esordio nel cinema in Vedi Napoli e poi muori. Entra quindi a far parte della Compagnia dei piccoli del Teatro Partenope insieme a Pupella Maggio, Gino Maringola, Ugo D'Alessio, Nello Ascoli e molti altri.

Nel 1929 entra nella Compagnia Cafiero-Fumo e abbandona la sceneggiata in favore del varietà. In particolare riprende la tradizione della macchietta che era diventata popolarissima ad inizio secolo grazie a Nicola Maldacea. Come macchiettista Nino Taranto ha un successo strepitoso[1], frutto sia delle sue indiscutibili doti sia dei testi per lui scritti da duo Pisano-Cioffi.

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Cinema [modifica]

Nino Taranto appartiene al non piccolo stuolo di attori italiani cui il cinema ha offerto meno di quanto meritassero. È però da ricordare la sua intensa interpretazione, in qualità di protagonista, del film di Luigi Zampa Anni facili (1953).

Filmografia [modifica]

Curiosità [modifica]

La paglietta era un cappello molto di moda negli anni '20-'30 e Taranto agli esordi ne tagliuzzò la tesa per dare un tocco come segno di originalità. La trovata ebbe grande successo anche grazie al duo Pisano-Cioffi che ne trasse ispirazione per "Ciccio Formaggio" (forse la macchietta più nota interpretata da Taranto) e diventò simbolo dell'attore napoletano.

Note [modifica]

  1. ^ Gaetano Fusco, Le mani sullo schermo. Il cinema secondo Achille Lauro, Napoli, Liguori, 2006, pp. 29-31.

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Biografie Peppino De Filippo

Peppino De Filippo

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Giuseppe "Peppino" De Filippo (Napoli, 26 agosto 1903Roma, 26 gennaio 1980) è stato un attore, comico e drammaturgo italiano. È considerato uno dei più grandi attori comici italiani del Novecento.

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Biografia [modifica]

Figlio del commediografo Eduardo Scarpetta e fratello di Eduardo e Titina, debuttò sui palcoscenici sin da bambino.

Dopo varie esperienze con diverse compagnie teatrali, sempre in ruoli da 'generico', nel 1931 fonda insieme ai fratelli la Compagnia Teatro Umoristico: i De Filippo. È un esperienza di grande successo: tournée in tutta Italia, nuove commedie, critiche entusiaste e teatri sempre pieni. Tuttavia nel 1944, per un dissidio con il fratello Eduardo, Peppino lascia la compagnia. Questa separazione darà modo a Peppino di trovare un suo stile come autore, distinguendosi da Eduardo per il tono delle sue commedie, più leggero e brillante. Anche come attore, Peppino avrà modo di mostrare tutta la sua versatilità; si ricordano in particolare due interpretazioni che danno la dimostrazione della capacità di Peppino di uscire dai limiti del teatro brillante e dialettale: quella de Il guardiano di Harold Pinter e quella di Arpagone nell'Avaro di Molière.

Ma Peppino non è legato solo al teatro: probabilmente la sua grande popolarità è dovuta soprattutto al cinema e alla televisione. Al cinema, il suo sodalizio con Totò in diversi film, ha dato vita ad una delle più straordinarie coppie comiche del cinema italiano. I due attori infatti avevano una straordinaria intesa e capacità di compensarsi, e Peppino De Filippo può considerarsi senza dubbio il partner migliore di Totò, al punto che nel suo caso il termine "spalla" sarebbe senz'altro riduttivo. I loro film furono straordinari successi di pubblico, sebbene la critica dell'epoca li snobbasse; in particolare si ricordano: Totò, Peppino e la malafemmina, Totò, Peppino e i fuorilegge, La banda degli onesti. Ha lavorato anche con Federico Fellini e Alberto Lattuada in Luci del varietà: sarebbe poi tornato a lavorare col Maestro riminese nell'episodio Le tentazioni del dottor Antonio, inserito in Boccaccio '70.

Peppino De Filippo e l'amico di sempre Totò nel film "Totò e Peppino divisi a Berlino"
Peppino De Filippo e l'amico di sempre Totò nel film "Totò e Peppino divisi a Berlino"

Altrettanto memorabile è il personaggio inventato per la trasmissione televisiva Scala Reale: Pappagone. Un umile servitore, al servizio del Cummendatore Peppino De Filippo, in cui convergono le tipiche maschere del teatro napoletano (Pulcinella e Felice Sciosciammocca), inventore di un gergo particolarissimo ed esilarante. I suoi 'pirichè', 'ecquequa', 'carta d'indindirindà' entrarono nel parlato comune divenendo modi di dire diffusissimi.

Sposato tre volte, dalla sua prima moglie Adele Carloni ha avuto un figlio, Luigi, che continua con successo l'attività di suo padre.

Teatro [modifica]

  • Trampoli e cilindri, (Un atto in dialetto napoletano) (1927)
  • Un ragazzo di campagna, originariamente rappresentato con il titolo Tutti uniti canteremo (Farsa in due parti) (1931)
  • Don Rafele 'o trumbone, (Commedia in un atto) (1931)
  • Spacca il centesimo, (Commedia in un atto) (1931)
  • Miseria bella, (Farsa in un atto) (1931)
  • Una persona fidatissima, (Farsa in un atto) (1931)
  • Aria paesana, (Storia vecchia uguale per tutti in un atto) (1931)
  • Amori e balestre!, (Farsa in un atto in dialetto napoletano) (1931)
  • Sto bene con l'elmo, (commedia in un atto unico) (1931)
  • Cupido scherza e spazza, (Farsa in un atto in dialetto napoletano) (1932)
  • Quale onore, (Farsa in un atto) (1932)
  • Caccia grossa, (Un atto ironico romantico) (1932)
  • Cinque minuti dopo, (Atto unico) (1932)
  • Uno, due e tre - Hop...là (atto unico) (1932)
  • A Coperchia è caduta una stella, (Farsa campestre in due parti) (1933)
  • La lettera di mammà, (Farsa in due parti) (1933)
  • Quaranta ma non li dimostra, (Commedia in due parti in collaborazione con Titina De Filippo) (1933)
  • Il ramoscello d'olivo, (Farsa in un atto) (1933)
  • I brutti amano di più, (Commedia romantica in tre parti) (1933)
  • Lorenzo e Lucia, (commedia in tre atti) (1934)
  • Liolà (dalla novella di Luigi Pirandello, trasposta in dialetto napoletano) (1935)
  • Un povero ragazzo, (Commedia in tre atti e quattro quadri) (1936)
  • Il compagno di lavoro, (Un atto in dialetto napoletano) (1936)
  • Il mio primo amore (atto unico dei fratelli De Filippo, radiotrasmesso) (1937)
  • Bragalà paga per tutti!, (Un atto in dialetto napoletano) (1939)
  • Il grande attore, (Commedia in un atto) (1940)
  • Una donna romantica e un medico omeopatico, (Da una commedia - parodia in cinque atti di Riccardo di Castelvecchio. Riduzione in tre atti in dialetto napoletano) (1940)
  • ...di pasquale del Prado, (rifacimento in tre atti di Lo chicos crescen di Darthes e Damiel) (1941)
  • Prestami cento lire, (atto unico di A. Vacchieri, versione napoletana di Peppino) (1941)
  • Non è vero...ma ci credo, (Commedia in tre atti) (1942)
  • I casi sono due, (Commedia in tre atti) (1945)
  • Quel bandito sono io!, (Farsa in tre atti e quattro quadri) (1947)
  • L'ospite gradito!, (Tre atti comici) (1948)
  • Quel piccolo campo..., (Commedia in tre atti) (1948)
  • Per me come se fosse!, (Commedia in due parti e quattro quadri) (1949)
  • Carnevalata, (Un atto)(1950)
  • Gennarino ha fatto il voto, (Farsa in tre atti) (1950)
  • I migliori sono così, (Farsa in due parti e otto quadri) (1950)
  • Pronti? Si gira!, (Satira buffa in un atto) (1952)
  • Pranziamo insieme!, (Farsa in un atto) (1952)
  • Io sono suo padre!, (Commedia in due parti e quattro quadri) (1952)
  • Pater familias, (Commedia in un atto) (1955)
  • Noi due!, (Commedia in un atto) (1955)
  • Un pomeriggio intellettuale, (Commedia in un atto) (1955)
  • Dietro la facciata, (Commedia in un atto) (1956)
  • Le metamorfosi di un suonatore ambulante, (Farsa all'antica in un prologo, due parti e cinque quadri. Con appendice e musiche di Peppino De Filippo) (1956)
  • Il talismano della felicità, (Farsa in un atto) (1956)
  • La collana di cento noccioline, (Commedia in un atto) (1957)
  • Omaggio a Plauto, (Un atto) (1963)
  • Tutti i diavoli in corpo, (Un atto) (1965)
  • L'amico del diavolo, (Commedia in tre atti) (1965)

Filmografia [modifica]

Onorificenze [modifica]

Cavaliere di Gran Croce - nastrino per uniforme ordinaria

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Biografie Gene Gnocchi

Gene Gnocchi

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Collabora a Wikiquote « Io sono un cantante che ha spaccato a metà la critica: quelli che mi volevano bene dicevano che ero il Ray Charles bianco, mentre quelli che mi volevano male dicevano che ero il Toto Cutugno nero. »

(Gene Gnocchi)

Gene Gnocchi pseudonimo di Eugenio Ghiozzi (Fidenza, 1 marzo 1955) è un comico, conduttore televisivo e scrittore italiano.

Gene Gnocchi




Dati biografici

Nome Gene Gnocchi
Soprannomi
Nato 1 marzo 1955
Fidenza
Paese Italia
Nazionalità bandiera Italia
Passaporto
Morto
Altezza cm
Peso kg
Dati agonistici
Disciplina Calcio
Specialità {{{specialità}}}
Categoria {{{categoria}}}
Record
Ranking {{{ranking}}}°
Ruolo centrocampista
Squadra Parma
Ritirato {{{Terminecarriera}}}
Carriera
Giovanili


Squadre professionistiche
1972-73 Alessandria
mar. 2007- Parma 0 (0)
Nazionale



Carriera da allenatore
Incontri disputati

{{{rigavuota}}}

Palmarès
Statistiche aggiornate al 4 giugno 2007
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Indice

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Biografia [modifica]

Le origini [modifica]

Nato in una famiglia piccolo borghese, da giovane è attaccatissimo alla sua terra ed alla sua cittadina, rispetto alla quale coltiva un forte senso di appartenenza ed identità (anche con accese rivalità con le "sorelle nobili" Parma e Salsomaggiore Terme) condito dalla inimitabile "erre fidentina", marchio-doc del vero borghigiano. Dopo la laurea in Giurisprudenza si divide con eguale insuccesso tra la carriera di avvocato ("Avevo solo tre clienti e quando uno dei tre è morto ho capito che forse quella lì non era la mia carriera...", chioserà molti anni più tardi) e quella di aspirante-rocker nel gruppo I Desmodromici (dove la sua totale inabilità con gli strumenti musicali lo porta per forza di cose a cimentarsi come frontman e voce solista).

Le lunghe e surreali introduzioni ad ogni pezzo, in cui si cimenta nel tentativo di carpire la simpatia del pubblico così che sorvoli sul suo approssimativo talento canoro, portano il pubblico stesso a rivolgergli nel dialetto locale inviti più o meno diretti ad indirizzarsi preferibilmente sulla carriera dell'attore comico.

Le prime esperienze come cabarettista [modifica]

Il giovane Ghiozzi raccoglie l'invito e, nei primi anni '80, in tenuta demenzial-casual (giacca argentata su pantaloncini corti e ingiustificato arco in mano) comincia a calcare l'allora ancora poco noto palco dello Zelig di Milano dove esordisce col tormentone del "maiale che salta nel cerchio di fuoco" ("È un numero che mi hanno impedito di fare perché hanno detto che poi il maiale sporca, nelle prime file c'è della gente vestita bene... Adesso vi vedo come siete vestiti, il numero lo potevo fare benissimo... A parte che ve lo immaginate venir su da Fidenza con un maiale morto in macchina che si innervosisce e vuol guidare lui?").

Il successo televisivo [modifica]

Dopo alcune apparizioni come "comico emergente" al Maurizio Costanzo Show (dove prima elettrizza il pubblico dicendo che verrà sorteggiato tra loro un ricco premio, poi lo terrorizza proseguendo che l'estrazione del fortunato avverrà attraverso una biglia metallica fiondata alla cieca in platea), Gnocchi viene selezionato per lo show Emilio (1989), concepito e sponsorizzato dalla Gialappa's band e condotto da Teo Teocoli, dove si propone come il più improbabile degli inviati speciali a bordo di una mongolfiera (imperdibile un fuori onda riproposto nella trasmissione Paperissima di qualche anno più tardi in cui, mentre la mongolfiera impazzita continua a salire e scendere, Gnocchi si maledice per le sue velleità artistiche e supplica di rimandarlo a casa dai suoi bambini).

Nello stesso periodo, al Gioco dei 9 allora condotto da Raimondo Vianello rischierà la querela da Nilla Pizzi ("Nilla, mi sai spiegare il significato del proverbio Gallina vecchia fa buon brodo?") e da Rita Dalla Chiesa ("È vero che ti sei innamorata di Frizzi quando gli hai visto aiutare una vecchietta ad attraversare la strada?"). Molti anni più tardi, del resto, manderà in confusione star internazionali ospiti di Quelli che il calcio chiedendo loro se avevano trovato traffico in tangenziale o se conoscevano gruppi musicali ignoti ai piu'.

Successivamente formerà una affiatata coppia artistica con Teo Teocoli (tanto adrenalinico e incontenibile il comico milanese quanto compassato e flemmatico lui) prima nella sit-com ante-litteram I vicini di casa e poi nelle trasmissioni della Gialappa's, dove Gnocchi creerà l'inviato bergamasco, più precisamente di Costa Volpino, Ermes Rubagotti che farà esprimere in un dialetto parmense astutamente lombardizzato, col tormentone minimalista "E alùra?" che risuonerà a lungo anche nelle migliori famiglie.

La maturità artistica [modifica]

Durante la maturità artistica il comico fidentino è stato attore cinematografico per Lina Wertmuller nel film Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica, ma successivamente è tornato ai suoi applauditissimi recital teatrali in cui ogni tanto riprende autoironicamente a cantare ed esegue avventurose cover di brani come Purple rain ("Una canzone che ho scritto io. Solo che Prince me l'ha sentita fischiettare in autobus mentre andavo a depositarla in SIAE... Sì, l'autobus che fa di tragitto casa mia-SIAE... E subito con l'occhietto furbo è sceso dall'autobus e l'ha depositata lui... E dopo una settimana lui era primo in tutto il mondo e io 16.412° in Emilia-Romagna"); graffiante conduttore di varietà televisivi di grande ascolto come Meteore e di Striscia la notizia condotto per due edizioni insieme a Tullio Solenghi, ma anche di strampalati e divertentissimi programmi di seconda serata come Dillo a Wally e La grande notte; animatore del programma Quelli che il calcio; autore di libri non tutti e non solo comici.

Il sogno della Serie A [modifica]

Già in gioventù, Gene Gnocchi era stato calciatore in Serie C: fu riserva dell'Alessandria, allora allenata da Giuseppe Marchioro[1]. A lungo fu attivo nei campionati dilettantistici della FIGC, per esempio nel Castiglione delle Stiviere e nel Viadana.

Durante l'edizione 2006-07 della trasmissione Quelli che il calcio, Gnocchi lanciò una sfida all'intero mondo del calcio, chiedendo l'ingaggio (e un conseguente gettone di presenza) ad una qualsiasi società calcistica di Serie A. Numerosi furono i sostenitori di questa originale iniziativa, tra cui Alessandro Del Piero e migliaia di telespettatori attraverso messaggi di posta elettronica ed sms.

Quattro squadre hanno risposto positivamente: infatti Atalanta, Bologna, Siena e Torino proposero un provino al comico. Il 23 marzo 2007, infine, Gnocchi firmò un contratto bimestrale da 1500 euro mensili con il Parma[2]. Scelse la maglia numero 52, che indica la sua età.

Nella stagione 2006-07 Gnocchi non riuscì a giocare per via della difficoltà che il Parma incontrò nella lotta per la salvezza, ma nel campionato in corso il Parma ha confermato il calciatore nella sua rosa. Intanto il 25 agosto 2007 è stato inserito dalla Gazzetta dello Sport nel listone del Fantacalcio al costo di 1.

Filmografia [modifica]

Altri progetti [modifica]

Note [modifica]

  1. ^ http://www.solonapoli.com/leggi_news.asp?Id=10715
  2. ^ http://qn.quotidiano.net/sport/2007/04/12/5440-presentato_gene_gnocchi.shtml

Collegamenti esterni [modifica]


Parma - Rosa 2007/2008 Altre

1 Petr | 2 D.Zenoni | 4 Morrone | 5 Bucci | 6 Antonelli | 7 Castellini | 9 C.Lucarelli | 10 Morfeo | 11 Pisanu | 13 Rossi | 15 Martinez | 17 Mariga | 18 Gasbarroni | 19 Falcone | 20 Budan | 21 Cigarini | 22 Moretti | 23 Dessena | 24 Couto | 25 Bega | 27 Som | 28 Paci | 31 Crisci | 32 Corradi | 33 Coly | 55 Parravicini | 69 Virgili | 83 Reginaldo | 89 Corradini | 99 Pavarini |

Allenatore: Di Carlo


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