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Il Minollo

Il minollo è un animale immaginario "inventato" da Massimo Troisi in un famoso sketch de La Smorfia (dal titolo: L'Arca di Noè) allo scopo di convincere Lello Arena (che nella scena impersonificava, appunto un Noè "leggermente" miope) a lasciarlo entrare nell'Arca per salvarsi dal diluvio universale.

Sempre in tale rappresentazione, Massimo Troisi, tenta anche un improbabile travestimento da "minollo", sempre allo scopo di poter entrare nell'Arca. Ovviamente, non è ben chiaro come sia fatto un minollo; certamente è bipede (come d'altronde Massimo Troisi), ha un lungo naso (che peraltro non si vede mai) e due grosse orecchie, "casualmente" somiglianti a un foglio di un quotidiano accartocciato.

Successivamente il termine si è diffuso in gran parte del meridione d'Italia come appellativo scherzoso e "canzonatorio" entrato anche in molti modi di dire e proverbi (ad esempio: andare a caccia di minolli = perder tempo, fare i minolli = fare un buco nell'acqua, ecc...).

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giovedì 7 febbraio 2008

Biografie Charlie Chaplin

Charlie Chaplin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Collabora a Wikiquote « Mi dispiace, ma io non voglio fare l'imperatore, non è il mio mestiere, non voglio governare né conquistare nessuno, vorrei aiutare tutti se è possibile, ebrei, ariani, uomini neri e bianchi, tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre... »

(Discorso del barbiere ebreo/Chaplin ne Il grande dittatore (1940) )
Charlie Chaplin nei panni di "Charlot" (The Tramp)
Statuetta dell'Oscar Oscar alla carriera 1929
Statuetta dell'Oscar Oscar alla carriera 1972
Statuetta dell'Oscar Oscar alla migliore colonna sonora 1973

Sir Charles Spencer Chaplin Jr. (Londra, 16 aprile 1889Corsier-sur-Vevey, 25 dicembre 1977) è stato un attore, regista e sceneggiatore britannico.

Sceneggiatore, compositore, produttore cinematografico di oltre novanta film, è stato uno dei più importanti registi della storia del cinema (in particolare dell'era del film muto) e probabilmente l'attore più famoso dagli albori del cinema hollywoodiano. In generale, può essere considerato uno dei più grandi artisti del ventesimo secolo.

Il personaggio attorno al quale costruì larga parte delle sue sceneggiature, e che gli dette fama universale, fu quello del vagabondo ("The Tramp" in inglese; "Charlot" in italiano, francese e spagnolo): un omino dalle raffinate maniere e la dignità di un gentiluomo, vestito di una stretta giacchetta, con pantaloni e scarpe più grandi della sua misura, una bombetta per cappello, un bastone da passeggio in bamboo, e i caratteristici baffetti. L'inconfondibile andatura ondeggiante, l'accentuata emotività sentimentale, e il malinconico disincanto di fronte alla spietatezza ed alle ingiustizie della società moderna, ne fecero l'emblema dell'alienazione umana - in particolare delle classi sociali più emarginate.

Indice

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Biografia [modifica]

L'infanzia e gli inizi [modifica]

Charles Chaplin nacque al 287 di Kennington Road, nel sobborgo londinese di Walworth, da Charles Chaplin Senior e Hannah Harriette Hill; il padre era un guitto di music hall con un debole per l'alcool, la madre una cantante. Il matrimonio finì quando Hannah fu scoperta a tradire suo marito con un altro cantante del Music Hall, Leo Dryden, che avrebbe portato alla nascita di Wheeler Dryden, fratellastro del quale Chaplin verrà a conoscenza solo molto più tardi. La separazione avvenne l'anno dopo la nascita di Charles. Il padre cercò di tenere con sé e con la sua convivente sia il piccolo Charles che suo fratello Sidney, di quattro anni maggiore.

Il tentativo fallì e i due bambini andarono a vivere con la madre che riceveva dieci scellini la settimana per il mantenimento di entrambi. Per le precarie condizioni finanziarie della famiglia, Charles e il fratellastro Sidney trascorsero due anni fra collegi e istituti per orfani a Lambeth. Il padre morì quando Charlie aveva dodici anni e la madre, affetta da turbe mentali, venne ricoverata in un istituto presso Croydon dove morì nel 1928.

Queste vicende non impedirono al piccolo Chaplin di apprendere proprio dalla madre l'arte del canto e della recitazione. I primi passi sul palcoscenico li mosse assieme a lei già all'età di cinque anni. Nel 1896 durante una recita in un music hall Hannah fu sonoramente fischiata e costretta ad abbandonare il palcoscenico; a sostituirla venne mandato in scena il piccolo Charlie che ottenne un discreto successo cantando una canzone popolare dell'epoca. L'anno dopo, grazie alle conoscenze del padre, entrò a far parte di un corpo di ballo in zoccoli composto di otto bambini: gli Eight Lancashire Lads.

Nel 1900, all'età di undici anni, il fratello riuscì a fargli ottenere il ruolo comico di un gatto nella pantomima Cinderella, rappresentata all'ippodromo di Londra, nella quale recitava anche il famoso clown Marceline. Nello stesso anno Sidney si imbarcò come trombettiere, il peso della madre ricadde così sulle spalle del piccolo Charlie. Nonostante la buona volontà, la vita era estremamente dura, Hannah fu addirittura ricoverata in ospedale con una diagnosi di depressione causata dalla denutrizione.

Nel 1903 Charles ebbe una piccola parte in Jim, the Romance of a Cockayne grazie alla quale ottenne la sua prima recensione favorevole sulla carta stampata; di lì a poco il primo ruolo fisso in teatro: quello dello strillone Billy in Sherlock Holmes, portato a lungo in tournée. Intanto il fratello era tornato a Londra e aveva cominciato anche lui a lavorare in teatro. Grazie alla migliorata situazione finanziaria, i due riuscirono a far dimettere Hannah dall'ospedale, anche se poco tempo dopo una ricaduta ne determinò l'internamento definitivo.

Nel 1904 il quindicenne Charles fu tra i protagonisti della fortunata rappresentazione del Peter Pan di James Matthew Barrie.

Il varietà con Fred Karno [modifica]

Fra il 1906 e il 1907 Chaplin lavorò ne Il Circus di Casey, misto di varietà e numeri circensi. L'esperienza gli permise di familiarizzare con il mondo del Circo e di entrare nella troupe di Fred Karno, anche grazie al fratello Sidney che già vi lavorava. La paga era di 3 sterline a settimana ed il debutto avvenne nel 1906 con L'incontro di calcio, in cui Charles interpretava la parte del cattivo che tenta di far ubriacare il portiere avversario.

Ben presto il giovane Chaplin divenne, insieme a Stanley Jefferson (meglio conosciuto come Stan Laurel) uno degli attori più apprezzati della compagnia.

Nel 1909 iniziarono le tournée all'estero: dapprima a Parigi e, due anni dopo, negli Stati Uniti. L'esperienza americana non fu particolarmente felice, ciò nonostante la compagnia ritornò oltreoceano anche l'anno successivo e questa volta le cose andarono diversamente: il successo è grande grazie anche al giovane Charles, ormai uno degli elementi di punta del gruppo.

Chaplin fu notato dal produttore Mack Sennett, che nel novembre 1913 lo mise sotto contratto per la casa cinematografica Keystone.

Le prime esperienze cinematografiche [modifica]

Ebbe così iniziò la carriera di Charlie Chaplin, il Vagabondo che nell'arco di cinque anni conquistò un posto d'onore nella storia della cinematografia. A partire dal 1914, quando con la Keystone esordì nel mondo del cinema con il corto Making a Living, fino al 1919, anno nel quale fondò la United Artists Corporation, la notorietà di Chaplin non si arrestò mai.

Insieme alla Keystone, nel 1914, Chaplin recitò in trentacinque corti e, concluso il contratto (1915),in altri quattordici per la Essanay. Con cachet adeguati ad una popolarità sempre più grande, Chaplin approdò alla Mutual Films, firmando altri dodici corti.

Nel 1916 scritturò la diciannovenne Edna Purviance facendone la sua primadonna in ben 35 film fra il 1916 e il 1923. I due vissero anche un intenso e travagliato legame affettivo, che si mantenne in amicizia anche dopo la fine della passione (1918) e della carriera artistica di lei (accelerata dagli eccessi dell'alcool): Chaplin continuerà a corrispondere con Edna fino alla sua morte, oltre a passarle una paga salariale da attrice.

Con la Mutual Film realizzò dodici film nel periodo 1916-1917 (uno dei più felici della sua carriera). Chaplin, non ancora trentenne, recitò e diresse quasi cento corti nell'arco di cinque anni.

Nel 1918 decise di mettersi in proprio e passò alla First National, con cui fece dieci film (fino al 1923). Fu proprio la First National - grazie anche all'interessamento del fratello Sydney, ormai suo procuratore - a corrispondergli il favoloso ingaggio di un milione di dollari, cachet mai guadagnato prima da un attore.

Nel 1919 Charlie Chaplin insieme ad alcuni colleghi (fra cui Mary Pickford, Douglas Fairbanks e David Wark Griffith) fondò la United Artists Corporation. Da allora in poi curerà da solo ogni fase della sua produzione cinematografica, attorniato da un gruppo di fedelissimi quanto preziosi e competenti collaboratori. Ad un periodo professionalmente felice non corrispose, però, una vita privata altrettanto serena, anzi il matrimonio forzato con la diciassettenne Mildred Harris gli procurò serie preoccupazioni e l'infelice nascita del primogenito gravemente malformato e sopravvissuto solo tre giorni, non contribuì certo a risollevare il rapporto.

I grandi successi [modifica]

La consacrazione come star affermata avvenne nel 1921 quando diresse e interpretò Il monello, nel quale fece debuttare il piccolo-grande attore Jackie Coogan che conosceremo, molti anni più tardi, come lo "Zio Fester" della famosa serie di telefilm La Famiglia Addams.

Dal 1923 al 1952 Chaplin lavorò costantemente per la United Artists, e girò otto film, i più importanti della sua carriera. Il primo lavoro fu La donna di Parigi nel 1923, primo film nel quale non figurò come interprete (si ritagliò una piccola comparsa nel ruolo di facchino). Il film, se pur ampiamente apprezzato dalla critica, non ebbe il successo di pubblico sperato, ma i capolavori successivi lo proiettarono nel firmamento della cinematografia. La febbre dell'oro del 1925 è considerato per molti una delle sue opere meglio riuscite. La produzione del film successivo, Il Circo (1928) fu però travagliata a causa dei problemi sorti nella vita privata: proprio in quel periodo divorziò dalla ventenne Lita Grey che aveva sposato quattro anni prima.

Benché in uso dal 1927, il sonoro non interessò Chaplin sino alla fine degli anni 30; un particolare curioso per un artista che avrebbe enfatizzato poi con la musica e accurati movimenti coreografici i suoi migliori lavori (basti ricordare il leitmotiv di Luci della ribalta o la canzone Smile portata al successo da Nat King Cole).

Nonostante il sonoro si fosse ormai affermato definitivamente a Hollywood, girò nel 1931 Luci della città, completamente muto e solo accompagnato dalla musica. E' interessante notare come Chaplin sostituisca, in questo film, la voce delle persone con il suono degli strumenti musicali, simulando la voce, all'inizio di Luci della città. Nello stesso anno ricevette l'onore dell'attribuzione della Legione d'onore francese. Cinque anni dopo girò un altro capolavoro del cinema muto, Tempi moderni.

Nel 1932 aveva conosciuto l'attrice ventunenne Paulette Goddard, che aveva già avuto qualche esperienza marginale nel cinema in parti minori. I due s'innamorarono, e Paulette recitò con Charles in Tempi moderni (1936) e ne Il grande dittatore (1940).

Questo fu il primo film completamente sonoro di Chaplin, girato e distribuito negli Stati Uniti poco prima dell'entrata nella guerra. Nel film, Chaplin interpreta due personaggi: Adenoid Hynkel, il dittatore di Tomania, esplicitamente ispirato ad Adolf Hitler, e un barbiere ebreo perseguitato dai nazisti. Dopo la guerra, quando l'internamento e lo sterminio degli Ebrei furono noti, Chaplin dichiarò che non avrebbe realizzato il film se solo avesse potuto sapere che cosa stava accadendo. Il film ebbe 2 candidature agli Oscar, come miglior regia e miglior sceneggiatura, ma non vinse statuette.

Dopo questo film Chaplin interruppe la sua attività cinematografica per circa sette anni.

Nel 1942 conobbe la diciassettenne Oona o'Neil, il terzo e ultimo dei suoi grandi amori, che divenne sua moglie nel 1946, e da lei ebbe otto figli, tre nati negli Stati Uniti e cinque in Svizzera.

Nel 1947 uscì un nuovo film, Monsieur Verdoux ispirato alla famosa storia di Henri Landru, su un soggetto di Orson Welles.

Il "maccartismo" e il trasferimento in Europa [modifica]

Le sue simpatie politiche non furono da lui mai rivelate esplicitamente. Di certo, in molti suoi film aveva analizzato la realtà cupa dei lavoratori, dei poveri e degli emarginati (Tempi moderni, del 1936, ne può essere un chiaro esempio), ed aveva messo in piena luce le contraddizioni della società americana, sottolineando la distanza fra il Sistema (impersonato spesso da poliziotti senza cuore) e il Mondo dei derelitti (rappresentati da "Charlot" il vagabondo). Benché vivesse negli Stati Uniti da molti anni, Chaplin aveva mantenuto con orgoglio la cittadinanza britannica.

Già all'uscita di Monsieur Verdoux venne pubblicamente accusato di "filocomunismo" e nel 1949 divenne uno dei bersagli del movimento innescato dal senatore Joseph McCarthy. Nel 1951 iniziò a girare quello che sarebbe stato il suo "canto del cigno": Luci della ribalta, tratto da un suo romanzo Footlights, mai pubblicato. Fu il suo ultimo film prodotto a Hollywood, e anche l'unico che interpretò assieme ad un altro mattatore del cinema muto: Buster Keaton.

Nel 1952, proprio quando Luci della ribalta usciva nelle sale, Chaplin lasciò gli Stati Uniti per un viaggio in Inghilterra e, avuta notizia che il suo rientro in America sarebbe stato messo sotto inchiesta, decise di stabilirsi in Europa fissando la sua residenza in Svizzera.

Nel 1957 Chaplin ritornò dietro la macchina da presa per girare di nuovo un film: Un re a New York. Fu il suo penultimo film, tra l'altro anche l'unico in cui recita assieme a suo figlio Michael. L'opera non ebbe successo e la sua vena cinematografica sembrava effettivamente appannata. Nel 1964, dopo circa un'anno di lavoro, scrisse un'autobiografia (nella quale non vi è menzione del film Il circo, che probabilmente preferiva non ricordare per le tristi circostanze nelle quali fu girato). Nel 1966 si calò per l'ultima volta nei panni di regista, per girare La contessa di Hong Kong, fu il suo ultimo film, nonché l'unico a colori, nel quale lavorò assieme a due star del cinema mondiale: Marlon Brando e Sophia Loren.

Grazie alla sua genialità di compositore, proprio in quegli anni produsse la versione sonora di alcuni suoi capolavori: Il circo nel 1969, Il monello nel 1971, e infine nel 1975 la donna di Parigi.

Nel 1972, riconciliatosi con l'opinione pubblica americana, ritornò negli Stati Uniti per ritirare il suo secondo premio Oscar, questa volta alla carriera, assegnatogli per "aver fatto delle immagini in movimento una forma d'arte del Ventesimo secolo".

Il 4 marzo 1975, dopo molti anni di esilio volontario dal suo Paese d'origine, Chaplin fu nominato Cavaliere di Sua Maestà dalla regina Elisabetta II d'Inghilterra. L'onorificenza era già stata proposta nel 1956, ma - in piena guerra fredda - non era stata concessa per il veto imposto dall'Ufficio straniero britannico sempre a causa delle presunte simpatie politiche di Chaplin.

La scomparsa [modifica]

Charles Chaplin morì a Corsier-sur-Vevey, (Vevey), in Svizzera, la notte di Natale del 1977 e lì fu sepolto. Due mesi dopo la sua morte, il 1° marzo 1978, il suo corpo fu trafugato in un tentativo di estorsione ai danni dei suoi familiari. Il piano tuttavia fallì; i malviventi furono catturati ed il corpo successivamente recuperato nei pressi del lago di Ginevra.

Un film biografico su Chaplin - Charlot - è stato girato nel 1992 dal regista Richard Attenborough, interpretato da Robert Downey Jr. (nel ruolo di Chaplin), Dan Aykroyd, Geraldine Chaplin (figlia di Charlie), Anthony Hopkins, Milla Jovovich, Moira Kelly, Kevin Kline, Diane Lane, Penelope Ann Miller, Paul Rhys, Marisa Tomei, Nancy Travis e James Woods.

Curiosità [modifica]

  • Chaplin vinse due Oscar alla carriera: il primo nel 1929, che lo consacrò come il più giovane regista a vincere tale premio, anzi il primo a vincere tale premio; il secondo nel 1972, che lo vide protagonista della più lunga ovazione nella storia dell'Academy Awards
  • Chaplin partecipò negli anni 1910, a San Francisco, ad un concorso come sosia di Charlot. Tuttavia non si qualificò nemmeno per la fase finale.[1]

Filmografia [modifica]

Attore [modifica]

Keystone [modifica]

Essanay [modifica]

Mutual [modifica]

First national [modifica]

United Artist [modifica]

Produzione britannica [modifica]

Regista [modifica]

Keystone [modifica]

Essanay [modifica]

Mutual [modifica]

First National [modifica]

United Artists [modifica]

Produzione britannica [modifica]

(*) - Ufficialmente attribuito a Mabel Normand, Chaplin non ha mai riconosciuto apertamente l'opera. (**) - Opera non approvata da Chaplin, contro la cui volontà la Essanay (citata con insuccesso in giudizio) portò da due a quattro rulli con l'inserimento di scene addizionali dirette da Leo White.

Sceneggiatore [modifica]

Produttore [modifica]

Compositore [modifica]

Film di montaggio [modifica]

Note [modifica]

  1. ^ L'episodio - che talune fonti riferiscono, erroneamente, accaduto a Montecarlo - fu riportato dal Chicago Herald del 15 luglio 1915 (fonte: Snopes.com). Nella formula errata che lo riferisce come avvenuto nel Principato di Monaco anziché nella città della California è citato anche nel film del 2006 Slevin - Patto criminale.

Voci correlate [modifica]

Bibliografia [modifica]

  • Charlie Chaplin, My Trip Abroad, New York 1922
  • Eisenstein, Bleiman, Kosinzev, Iutkevič, La figura e l'arte di Charlie Chaplin, Torino 1949
  • Georges Sadoul, Vita di Charlot, Torino 1952
  • Glauco Viazzi, Chaplin e la critica, Bari 1955
  • Charlie Chaplin, La mia autobiografia , Milano 1964
  • Giorgio Cremonini, Charles Chaplin, Firenze 1977
  • Frederick Sands, Charlie e Oona Chaplin, Varese 1980
  • Guido Oldrini, Il realismo di Chaplin, Bari 1981
  • Carlo Tagliabue, Charlie Chaplin, un cinema per l'uomo, Roma 1981
  • David Robinson, Chaplin, la vita e l'arte, Venezia 1987
  • Jerry Epstein, Charlie Chaplin, ritratto inedito di un poeta vagabondo, Roma, 1992
  • David Robinson, Chaplin, un uomo chiamato Charlot, Trieste 1995
  • Camillo Moscati, Charlie Chaplin, il grande dittatore, Genova 2001
  • Christian Delage-Cecilia Cenciarelli, Modern Times, Bologna 2004
  • Sergej M. Ejzenstejn, Charlie Chaplin, Milano 2005
  • Kevin Brownlow, Alla ricerca di Charlie Chaplin, Bologna 2005

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