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Il Minollo

Il minollo è un animale immaginario "inventato" da Massimo Troisi in un famoso sketch de La Smorfia (dal titolo: L'Arca di Noè) allo scopo di convincere Lello Arena (che nella scena impersonificava, appunto un Noè "leggermente" miope) a lasciarlo entrare nell'Arca per salvarsi dal diluvio universale.

Sempre in tale rappresentazione, Massimo Troisi, tenta anche un improbabile travestimento da "minollo", sempre allo scopo di poter entrare nell'Arca. Ovviamente, non è ben chiaro come sia fatto un minollo; certamente è bipede (come d'altronde Massimo Troisi), ha un lungo naso (che peraltro non si vede mai) e due grosse orecchie, "casualmente" somiglianti a un foglio di un quotidiano accartocciato.

Successivamente il termine si è diffuso in gran parte del meridione d'Italia come appellativo scherzoso e "canzonatorio" entrato anche in molti modi di dire e proverbi (ad esempio: andare a caccia di minolli = perder tempo, fare i minolli = fare un buco nell'acqua, ecc...).

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giovedì 7 febbraio 2008

Biografie Corrado Guzzanti

Corrado Guzzanti

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Corrado Guzzanti

Corrado Guzzanti (Roma, 17 maggio 1965) è un comico, attore e sceneggiatore italiano.

Figlio del giornalista e senatore di Forza Italia Paolo Guzzanti, fratello di Sabina e Caterina e nipote dell'ex ministro Elio Guzzanti, Corrado Guzzanti è oggi un celebre autore satirico italiano.[1]

Divenuto famoso nel 1992 grazie alle sue comparse nel programma televisivo Avanzi, Guzzanti ha partecipato a quasi tutte le trasmissioni satiriche di Serena Dandini, con la quale negli ultimi quindici anni ha realizzato e prodotto show come Tunnel, Maddecheao', Pippo Chennedy Show e L'ottavo nano. Nel 2002 produsse Il caso Scafroglia, quest'ultimo senza l'ausilio della conduttrice ma insieme a Marco Marzocca.[2]

I suoi personaggi possono essere divisi in due categorie principali: da un lato le creazioni originali, quali il regista Rokko Smitherson[3], l'istrionico e "coatto" adolescente Lorenzo, il santone Quelo, la procace conduttrice Vulvia, il gerarca fascista "Barbagli" ed il poeta Brunello Robertetti; dall'altro le imitazioni di personaggi reali, come Emilio Fede, Antonello Venditti, Umberto Bossi, Romano Prodi, Francesco Rutelli, Giulio Tremonti, Fausto Bertinotti, Gianni Baget Bozzo, Vittorio Sgarbi, Gianfranco Funari e Walter Veltroni[4].

La recente assenza dalla televisione gli ha permesso di realizzare nel 2006 un progetto a lungo coltivato: realizzare e presentare al pubblico il film Fascisti su Marte,[5] pellicola contenente alcuni episodi dell'omonima saga trasmessi tra il 2002 e l'anno successivo[2] all'interno de Il caso Scafroglia.[6]

Indice

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Biografia [modifica]

Gli esordi in teatro e sul piccolo schermo [modifica]

Nato a Roma il 17 maggio 1965, dopo avere frequentato il Liceo Scientifico Nomentano e la facoltà di filosofia presso l'Università "La Sapienza"[7] , fece i suoi primi passi nel mondo del teatro e della televisione come autore dei testi della sorella Sabina, ai tempi della trasmissione di Rai Tre La TV delle ragazze (1988), condotta da Serena Dandini. L'esordio in qualità di attore teatrale avvenne l'anno successivo, quando ottenne una parte nello spettacolo Il fidanzato di bronzo, prodotto dalla sorella stessa e da David Riondino[8] , mentre il debutto in televisione è datato 1990, all'interno di Scusate l'interruzione.[9]

1990 - 1993: Le prime creazioni satiriche ed il successo ad Avanzi [modifica]

La banda di Avanzi nel 1990; Corrado Guzzanti, che nella foto è il primo in basso a destra, veste i panni del regista e critico cinematografico Rokko Smitherson.
La banda di Avanzi nel 1990; Corrado Guzzanti, che nella foto è il primo in basso a destra, veste i panni del regista e critico cinematografico Rokko Smitherson.

Alla fine del 1990, Guzzanti fu scritturato dalla Dandini per partecipare al suo nuovo show, Avanzi, programmato per l'inizio del 1991. In qualità di intrattenitore, gli fu chiesto non solo di fare da spalla al gruppo comico genovese dei Broncoviz, ma anche di proporre qualche nuovo personaggio: arrivarono così le sue prime creazioni, come l'adolescente Lorenzo, ragazzo svogliato e dall'accento romanesco piuttosto marcato, ed il fantomatico regista e critico cinematografico Rokko Smitherson, abile a produrre nuove pellicole partendo da film molto noti e storpiandone il titolo, cambiandone inoltre la trama ed i personaggi. Nello stesso anno, insieme ad altri comici del gruppo (Masciarelli, Loche e Fassari) diede vita ad un progetto musicale, intitolato Rokko e i suoi fratelli, che portò alla realizzazione dell'album Sopravvoliamo.[10]

Nella seconda edizione del programma, trasmessa nella stagione 1991/1992, il comico romano presentò un'altra serie di macchiette e parodie, come quella del conduttore Giovanni Minoli, del quale mise in evidenza la ricerca spasmodica di fatti di sangue e di eventi tragici, e di Vittorio Sgarbi, esagerandone vistosamente la spontaneità di fronte alle telecamere e la sua volgarità. Nel frattempo scrisse Il libro de Kipli, in cui non si limitò a raccogliere le battute delle sue più fortunate creazioni televisive ma affrontò vari temi, come l'immigrazione ed il razzismo.

Nell'autunno del 1992, riprese a collaborare alla stesura dei testi della nuova edizione di Avanzi, sempre condotta da Serena Dandini, con la quale instaurò un rapporto di stima professionale e personale, a tal punto da creare un sodalizio destinato a durare moltissimi anni. Nel biennio 1992/1993 Guzzanti abbandonò alcune delle sue macchiette storiche per dedicarsi alle parodie di personalità della politica nostrana - uscita malconcia dal caso Tangentopoli e da Mani Pulite - come Ugo Intini, del quale evidenziò il coinvolgimento nei vari scandali ed il successivo ritorno all'attività pubblica nelle file dell'Ulivo. Non mancarono poi le nuove imitazioni, come quella del conduttore del TG5 Enrico Mentana.

Successivamente, tra i mesi di maggio e giugno, Serena Dandini e Corrado Guzzanti realizzarono un altro programma, Maddecheao': come secernere agli esami. Nata come "costola" di Avanzi, la rubrica, nella quale la conduttrice romana, che interpretava il ruolo di insegnante, ironizzava con Lorenzo sull'imminente esame di maturità di quest'ultimo, fu tramutata così in un vero e proprio show, dove i due protagonisti cercavano di esorcizzare le paure ed i patemi degli studenti italiani che si apprestavano ad affrontare la prova scolastica.[11]

1994 - 1996: Il debutto sul grande schermo e la riconferma a Tunnel [modifica]

All'inizio del 1994, Guzzanti fece il suo esordio sul grande schermo recitando una piccola parte all'interno del settimo dei dieci episodi di DeGenerazione[12] , pellicola-esperimento del cinema thriller ed horror. Nello stesso anno, rientrò nel cast di Tunnel, programma televisivo della Dandini che si distinse dai precedenti per l'alternarsi delle esibizioni di comici con quelle di protagonisti del panorama musicale italiano ed estero, come i Nirvana e i Tazenda. In questo show il comico non si limitò a riproporre le vecchie imitazioni (Emilio Fede, Ugo Intini e Lorenzo), ma ironizzò sullo stato della politica italiana e sull'imminente entrata in essa dell'imprenditore italiano Silvio Berlusconi. Oltre a quelle già citate, Guzzanti mise in onda una sola volta la parodia del calciatore Roberto Baggio, in quel periodo protagonista di uno spot per la compagnia petrolifera dell'Ip.[13] A queste si aggiungono le parodie di Giampiero Mughini ed Umberto Bossi, quest'ultimo dipinto come un personaggio rivoluzionario e blasfemo. Nel frattempo, preparò uno spettacolo teatrale con Marzocca, intitolato Millenovecentonovantadieci, nel quale, oltre a presentare il suo abituale repertorio, svolse un'indagine sulle manie dell'Italia negli anni '90.

1997 - 1999: Il Pippo Chennedy Show e Quelo [modifica]

Serena Dandini in compagnia di Silvio Berlusconi e Romano Prodi, alias rispettivamente Sabina e Corrado Guzzanti.
Serena Dandini in compagnia di Silvio Berlusconi e Romano Prodi, alias rispettivamente Sabina e Corrado Guzzanti.

Nel 1997 il gruppo di Avanzi e Tunnel, privo per la prima volta dei Broncoviz e di altri componenti (Pierfrancesco Loche e Masciarelli), si arricchì con nuovi attori (trai quali Ale e Franz, Neri Marcorè ed Antonio Rezza) e dopo tre anni di assenza si presentò nuovamente in televisione con una nuova trasmissione, il Pippo Chennedy Show. Trasmesso in prima serata su Rai Due, il programma si basava ancora una volta sulle gag dei fratelli Guzzanti. Il comico presentò nuove parodie e personaggi, come il presentatore Pippo Chennedy, Gianfranco Funari, del quale mise in evidenza la volgare e "sfiziosa" parlata, Romano Prodi, Walter Veltroni, Fausto Bertinotti (questi ultimi nell'ambito dei numerosi contrasti dentro la coalizione di governo del Centro-sinistra) ed il santone Quelo.

Nello stesso anno Corrado Guzzanti pubblicò ...La seconda che hai detto!, volume nel quale raccolse le battute più ricorrenti e famose del personaggio già citato; nel 1998, invece, fu pubblicato Big Book, comprendente i suoi due primi lavori e successivamente arricchito (Pinocchio su Marte nella nuova edizione del 2004). Nello stesso periodo, insieme a Marco Marzocca, preparò ed inscenò in teatro un nuovo show, ...La seconda che hai detto!, premiato con il Biglietto d'oro come spettacolo teatrale più popolare della stagione '97/'98.[14] Tornò poi all teatro Jovinelli, dove lavorò ancora una volta insieme alla sua più importante collaboratrice, Serena Dandini, da poco nominata responsabile tecnica della stessa struttura. Successivamente, lavorò per la prima volta in Mediaset, partecipando alla trasmissione Comici con alcuni dei suoi "cavalli di battaglia": Fausto Bertinotti, Emilio Fede e Brunello Robertetti, che propose nello stesso anno anche ne La posta del cuore, ideata dalla sorella Sabina.Informazioni sulla carriera di Sabina Guzzanti su MyMovies. URL consultato il 01-02-2008.

2000 - 2003: L'ottavo nano ed Il caso Scafroglia [modifica]

Dopo quattro anni di assenza dalle scene televisive, nel 2000 Guzzanti comparve nuovamente sul piccolo schermo partecipando a L'ottavo nano, una trasmissione satirica condotta, come sempre avvenuto negli ultimi anni, dall'amica Serena Dandini. Il programma, trasmesso su Rai Due in prima serata, permise al comico di offrire ai telespettatori delle nuove macchiette: Gabriele La Porta, Francesco Rutelli, il dottor Armà (in una imitazione del televenditore di opere d'arte Franco Boni) ed anche il già collaudato personaggio di Quelo. Oltre ad essi, si ricorda anche il personaggio Vulvia, presentatrice dell'immaginario canale di approfondimento culturale Rieducational Channel profondamente attirata dagli imbuti (dalla sua storpiatura del nome degli stessi, 'mbuti, nacque un vero e proprio tormentone). Non a caso, Imbuti è proprio il titolo che Guzzanti diede al libro, corredato di un DVD, dove concentrò quelle che in sua opinione son state le più belle gag degli ultimi anni.

Marco Marzocca e Corrado Guzzanti durante i preparativi della trasmissione televisiva Il caso Scafroglia.
Marco Marzocca e Corrado Guzzanti durante i preparativi della trasmissione televisiva Il caso Scafroglia.

Nel 2002, Guzzanti realizzò il suo primo progetto televisivo personale, Il caso Scafroglia, basato sulla presunta scomparsa dell'omonimo Mario, che il conduttore, impersonato dallo stesso Guzzanti, usava come pretesto per analizzare la situazione politica italiana, in quel momento caratterizzata dalla presenza di Silvio Berlusconi. Le varie riflessioni, quasi sempre di stampo negativo, sull'andamento del governo erano intervallate dagli sketch del comico, che propose nel programma caricature come il Mafioso, ritratto nella sua arroganza e nei suoi poteri per nulla affievoliti dal carcere (e dunque in aperta polemica con le presunte inefficienze dell'Articolo 41 bis), il Massone, l'allora Ministro delle Finanze Giulio Tremonti, presentato come uno scialacquatore del denaro pubblico e come un uomo del tutto in soggezione della madre, e soprattutto il gerarca fascista Barbagli, alla guida di un manipolo di uomini alla conquista del Pianeta rosso nella striscia satirica Fascisti su Marte, trasmessa all'interno di quasi ogni puntata. All'interno dello show, in onda in seconda serata su Rai Tre sino alla primavera del 2003, Guzzanti criticò appunto il Governo Berlusconi, colpevole a suo dire dello sfascio economico, politico e soprattutto culturale del Paese.[15]

Terminato Il caso Scafroglia, Corrado Guzzanti decise di raccogliere i contenuti dallo stesso ritenuti i più simpatici e divertenti della saga sull'invasione fascista di Marte in un cortometraggio di quarantacinque minuti, presentato nella sezione Nuovi Territori alla Mostra di Venezia del 2003.[16]

2004 - oggi: Parla con me e la trasposizione cinematografica di Fascisti su Marte [modifica]

Dal 2004, le apparizioni del comico sul piccolo schermo si sono fatte sempre più rade, dal momento che decise di non partecipare alla produzione ed all'organizzazione del nuovo programma di Serena Dandini Parla con me, nel quale è apparso soltanto in tre occasioni. Una prima volta, nei panni di Giulio Tremonti, ha rilasciato una lunga intervista sui problemi economici dell'Italia; nelle altre due circostanze ha invece impersonato il gerarca Barbagli in vista dell'uscita al cinema di quello che è stato il suo secondo film (dopo l'esordio del 2005 con una pellicola di genere drammatico, Undici Ottavi), Fascisti su Marte, una versione di durata più che doppia rispetto a quella originale di qualche anno prima.

Corrado Guzzanti alla guida degli "impavidi" militi fascisti.
Corrado Guzzanti alla guida degli "impavidi" militi fascisti.

La pellicola, in gara alla Festa del cinema di Roma del 2006 nella sezione Extra e poi trasmessa sul grande schermo nello stesso anno, è stata girata in un cantiere alla periferia della capitale, dove Guzzanti e gli altri attori, tra cui Lillo Petrolo e Marco Marzocca, hanno offerto agli spettatori il racconto dell'invasione, da parte di un piccolo reparto di camicie nere, del pianeta rosso, abitato dai Mimimmi, pietre rotonde alle quali Barbagli ed i suoi uomini cercano inutilmente di imporre la propria autorità.[17] Guzzanti, regista e voce narrante del film (nello stile delle usato dalla EIAR), ha sfruttato le peripezie dei protagonisti per un'analisi finale delle reali differenze tra il regime di allora e la situazione politica corrente, stigmatizzandola con le seguenti parole:

Collabora a Wikiquote « La dittatura è un sistema per opprimere il popolo. La democrazia è un sistema per costringere il popolo a opprimersi da solo. »

Sempre nel 2006 ha dato alle stampe due volumi, Il caso Scafroglia e Fascisti su Marte, entrambi provvisti di libro e DVD, nei quali non ha solo inserito le versioni integrali dei suoi due spettacoli, ma anche contenuti speciali, versioni extra ed alcuni "dietro le quinte".[18]

Nel 2007 lo questo stesso film ha sfiorato la vittoria al premio David di Donatello per la migliore canzone originale, superato solamente da La Paranza di Daniele Silvestri, colonna sonora di Notturno bus.[19]

È attualmente prevista la sua partecipazione come guest-star in tre puntate della seconda stagione della serie televisiva Boris prodotta da Sky-Fox.[20]

Personaggi [modifica]

Imitazioni [modifica]

Antonello Venditti [modifica]

Antonello Venditti impersonato dal comico romano.
Antonello Venditti impersonato dal comico romano.
Collabora a Wikiquote « ...E allora vieni con me, amore, sul Grande Raccordo Anulare, che circonda la capitale, e nelle soste faremo l'amore, eh...E se nasce una bambina poi la chiameremo Roma! »

(Antonello Venditti)

Nella parodia di Antonello Venditti, il comico accentua notevolmente l'accento romanesco e l'amore quasi viscerale per la capitale del cantautore,[21] interpretando una canzone, dal testo tutt'altro che profondo, intitolata Grande Raccordo Anulare. Nel 2001 si diffusero sulla rete gli audio di questo ironico brano.[22]

La popolarità assunta da questo testo musicale è testimoniata dalla presenza di tale canzone nell'album di Antonello Venditti Circo Massimo 2001.[23]

Emilio Fede [modifica]

Collabora a Wikiquote « ...La domanda del nostro sondaggio è: ora che abbiamo vinto le elezioni, come ci spartiamo le donne della sinistra? »

(Emilio Fede)

La parodia del giornalista, apparsa già nel 1991 all'interno della trasmissione Avanzi e riproposta per l'ultima volta quasi dieci anni dopo nello show Comici, è la prima occasione per Guzzanti di ironizzare sulla politica italiana e sui suoi rapporti con la televisione.

Da parte del comico vengono scherniti alcuni comportamenti dei quali si renderebbe protagonista il conduttore; in particolare, Guzzanti fa riferimento alla netta preponderanza dei temi di cronaca nera nella scaletta del telegiornale (intitolato Personal TG), all'appoggio di Fede verso il proprietario di Mediaset Silvio Berlusconi, al momento della sua discesa in campo con la neonata formazione politica di Forza Italia, ed anche alla sua passione per le virtù femminili.[24]

Fausto Bertinotti [modifica]

Collabora a Wikiquote « Il nostro scopo è quello di avere il più grande partito del Paese senza responsabilità di governo. »

(Fausto Bertinotti)

Tra le varie personalità della politica italiana prese di mira da Guzzanti, si ricorda la figura di Fausto Bertinotti, parodiato ai tempi del primo Governo Prodi. Il comico romano lo dipinge come un personaggio dalle idee "rivoluzionarie", continuamente pressato dalla necessità di un numero di voti sempre maggiore e per nulla intenzionato a mantenere una salda linea di comportamento all'interno del Parlamento: inoltre, alterna discorsi futili a serie considerazioni, le quali venivano però smentite al più presto e regolarmente definite "ca...te" dallo stesso politico.[25]

Francesco Rutelli [modifica]

Collabora a Wikiquote « Er Paese non è de destra né de sinistra: il Paese è de Berlusconi! »

(Francesco Rutelli)

Interpretato esclusivamente a L'ottavo nano, il personaggio di Francesco Rutelli risulta esagerato soprattutto nella parlata, tipicamente romanesca, e nel comportamento, piuttosto sgarbato ed insolente. Pur chiarendo più di una volta di far parte solo ed esclusivamente della coalizione di Centro-sinistra, lo stesso non disdegna, ogniqualvolta informato della sempre più crescente popolarità della fazione avversa, di essere recuperato da Silvio Berlusconi per potere far parte del suo nuovo governo. Messa in scena durante la campagna elettorale per le elezioni del 2001, in contrapposizione al candidato Presidente della coalizione di Centro-destra, interpretato dalla sorella Sabina, l'imitazione è considerata un tentativo per sdrammatizzare la sempre più alta tensione del periodo precedente al conflitto elettorale.[26]

Gabriele La Porta [modifica]

Collabora a Wikiquote « Buonasera, e benvenuti a La Porta (in riferimento al suo cognome) dell'anima, che va in onda giovedì alle sette e un quarto di sabato notte e ogni martedì e lunedì fino al tre novembre, dicembre, dodicembre e giugno lugno. Oggi è il tre marzo 1960 e ho quattordici anni. La volta scorza abbiamo parlato di conoscenza. Questa settimana invece parliamo della conoscenza come la volta scorza. »

(Gabriele La Porta)

Con l'imitazione del filosofo e giornalista televisivo Gabriele La Porta, Guzzanti si allontana dalla satira politica per prendere di mira un personaggio della cultura italiana, cosa che non ricorre molto spesso all'interno del suo repertorio satirico. Del professore romano il comico mette in evidenza i continui riferimenti ad opere letterarie, oltre che i numerosi grecismi e lo sconfinato utilizzo di vocaboli dotti, talvolta inesistenti o storpiati; è inoltre dipinto come uno squilibrato che crede negli dèi e fa derivare qualsiasi parola dal greco, rivelandone in ogni occasione il significato di saggezza. Infine, molto marcate sono le pause tra una sillaba e l'altra, anche se questo spesso non permette di comprendere i suoi discorsi, pronunciati con voce bassa e roca.[27]

Gianfranco Funari [modifica]

Collabora a Wikiquote « (rivolgendosi al cameraman) Inquadrame! Metteme a foco! Strignomo! Zummolo! De più! De meno! »

(Gianfranco Funari)

La parodia del conduttore televisivo Gianfranco Funari è forse una delle creazioni più famose di Corrado Guzzanti, che nella sua interpretazione fa perno sulla vistosa gestualità e sulla volgarità del personaggio, che si serve frequentemente di disgustose metafore per descrivere i temi della politica e della società italiane. Tra i vari sketch rappresentati in televisione, vi è quello in cui Funari (come avvenuto realmente) si fa promoter di una mortadella, discettando poi sulle scarse fortune della "sinistra" o della "destra" italiane e pontificando con la frase romanesca Gn'a fa! (ovvero Non ce la fa!).[28]

Gianni Baget Bozzo [modifica]

Collabora a Wikiquote « Che cos'è l'Anticristo? Il Vangelo ce lo descrive come un uomo alto, maschio, bello, molto affascinante, i capelli neri, con uno sguardo che ti seduce! »

(Gianni Baget Bozzo)

Parodia dell'omonimo, compare solo due volte nella trasmissione L'ottavo nano (nel 2001 - due anni dopo l'apparizione del religioso nel film Il pesce innamorato di Leonardo Pieraccioni), di cui una all'interno dello sketch di Gabriele La Porta, sempre imitato da Guzzanti: il tutto è realizzato con "due Guzzanti" nella stessa inquadratura, ciascuno nella rispettiva parte. La gag fa leva sulla quasi incomprensibilità delle bofonchiate parole pronunciate dal prete, fra le quali si può intuire la volontà di mettere al rogo un terzo personaggio della scenetta, imbavagliato e legato ad un palo, e una disquisizione sul diavolo durante la quale pare essere "posseduto" da un demone recante una voce simile a quella di Paperino, di cui a volte inserisce la tipica parlata. Una delle caratteristiche che più risaltano della macchietta è la maschera, modellata in modo da creare una somiglianza a livello cutaneo, dal momento che il sacerdote savonese presenta un forte invecchiamento della pelle nella parte inferiore del viso.[29]

Giovanni Minoli [modifica]

Collabora a Wikiquote « (In riferimento al destino della vittima) Verrà innanzitutto strangolato, poi scolato il sangue, verrà aperto, sezionato a colpi di mannaia e verranno strappate le interiora! »

(Giovanni Minoli)
Collabora a Wikiquote « Pozzanghere di sangue sul letto e sulle mura, pezzi di cervella dentro la verdura! »

(Giovanni Minoli nel "Minoli rap")

Apparsa esclusivamente nella trasmissione Avanzi, la parodia del giornalista e direttore di Rai Educational Giovanni Minoli è stata uno dei "tormentoni" del programma. Guzzanti lo presenta come un personaggio truculento e sanguinario, in continua ricerca di episodi macabri ed inquietanti, possibilmente corredati di uccisioni e di violenza in generale, al fine di aumentare l'ascolto.[30]

Giulio Tremonti [modifica]

Collabora a Wikiquote « Noi abbiamo vaso al suolo questo Paese, ma non abbiamo aumentato le tasse! »

(Giulio Tremonti)

I panni del politico di Forza Italia Giulio Tremonti sono stati vestiti per la prima volta da Guzzanti nel 2002, in una delle puntate de Il caso Scafroglia. Tremonti, denominato ironicamente Treconti per l'incarico di Ministro delle Finanze che allora ricopriva, è dipinto dal comico come un "mammone", continuamente immerso nel lavoro allo scopo di trovare una soluzione, anche poco lecita, per far quadrare i conti dello Stato.

Il personaggio è stato inoltre protagonista di scenette nelle quali sperpera i risparmi degli italiani nelle slot machines, fino ad essere cacciato con la forza dal locale per la sua incapacità di autocontrollo, che lo porta a sfogare le sue frustrazioni sulla stessa macchinetta. [31]

Infine, una scena ispirata chiaramente al film Il sorpasso lo vede in compagnia di Umberto Bossi, anch'egli parodiato da Guzzanti, con il quale il rapporto già difficile tra i due - il primo colto e timoroso, il secondo becero ed insolente - si rompe definitivamente a causa di un incidente automobilistico dovuto all'eccessiva velocità.[32]

Roberto Baggio [modifica]

Collabora a Wikiquote « Bello eh! Puoi vincere anche tu, ogni milione, di settimane, alla P.P. (storpiando il nome dell'IP), alla P.P. un dollaro di benzina sono dollari in settimane! »

(Roberto Baggio)

Per imitare l'ex calciatore Roberto Baggio, Corrado Guzzanti si è servito della pubblicità della società petrolifera IP, interpretata proprio da Baggio nel 1994.

Dall'umorista viene enfatizzata la ripetitività quasi cantilenante della voce del protagonista, il quale si dovrebbe limitare a dire: Bello eh! Ogni settimana, alla IP, milioni di premi da vincere!. In realtà, il personaggio non riesce, malgrado vari tentativi, a pronunciare correttamente la frase, ottenendo in ogni occasione un risultato sempre più disastroso; inoltre, il cartello di cartone al quale Baggio si appoggia e che lo raffigura cambia a seguito di ogni tentativo, assumendo un aspetto progressivamente più contrariato e spossato per la snervante attesa.[33]

Romano Prodi [modifica]

Collabora a Wikiquote « ...Già da ragazzo, quando cominciavo a fare la politica, un simbolo, in particolare, mi aveva colpito ed ispirato: il semaforo! »

(Romano Prodi)

L'imitazione dell'attuale Presidente del Consiglio è stata messa in scena soltanto una volta, e precisamente in una delle ultime puntate del Pippo Chennedy Show. In essa, ad imperversare sono i continui riferimenti alle crepe ed alle continue crisi del governo di allora.

Corrado Guzzanti ricorre alla metafora del "semaforo", al quale afferma di ispirarsi in continuazione, in riferimento al credo politico di Romano Prodi, che è stato per lungo tempo portatore degli ideali della Democrazia Cristiana; infine, la ricorrente citazione dell'alleato di governo Massimo D'Alema a proposito di accordi e di intese varie, si rivela un modo ironico per indicare i rapporti più o meno burrascosi tra i due personaggi.[34]

Creazioni originali [modifica]

Brunello Robertetti [modifica]

Brunello Robertetti.
Brunello Robertetti.
Collabora a Wikiquote « Più forte dell'odio è l'amore...Più forte dell'amore è...Mike Tyson, per esempio. »

(Brunello Robertetti)

Brunello Robertetti è un personaggio lanciato da Guzzanti nella trasmissione La posta del cuore di Rai due. La macchietta, riproposta poi nel 2001 a L'ottavo nano, è un ironico dileggio dei molti sedicenti poeti e intellettuali che affollano gli studi televisivi. Robertetti si presenta come un uomo introverso e di età imprecisabile, vestito quasi in ogni apparizione con lo stesso maglione grigio e con un ingombrante paio di occhiali; sulla scena appare sempre seduto su di una sedia di pelle nera, con un grosso libro sulle ginocchia, che usa per declamare i suoi componimenti. Molteplici sono le abbreviazioni finali e soprattutto i giochi di parole usati dal poeta[35] , come si può notare leggendo queste brevi rime:

Collabora a Wikiquote « Se fossi foco, bruciav'; Se fossi acqua, bagnav'; Se fossi saponetta, strofinav'; Se fossi acqua n'altra volta, sciacquav'. »


Dottor Armà [modifica]

Il Dottor Armà.
Il Dottor Armà.
Collabora a Wikiquote « (Riferendosi ai suoi quadri) Perché quello che oggi costa dieci, domani costa venti! Dopodomani costa trenta! I soldi passano, l'arte resta! »

(Dottor Armà)
Collabora a Wikiquote « Ci sono molti acquirenti, che hanno preso un quadro del Carciofani, l'hanno buttato nel cassonetto: è passato il camion, l'ha visto e ha tirato dritto! »

(Dottor Armà)

Ispirato chiaramente al televenditore di opere d'arte Franco Boni, del quale accentua in particolare la parlata e la fisionomia, il Dottor Armà è stato uno dei personaggi più ricorrenti ne L'ottavo nano.

In ogni apparizione, Armà spaccia i suoi quadri per opere di grande bellezza ed importanza, allo scopo di venderli alla presentatrice del programma, Serena Dandini, oppure agli ospiti in studio, spesso al personaggio Biondich, creazione originale di Caterina Guzzanti. Le caratteristiche fondamentali del personaggio sono la fantasia, che lo porta ad abbinare le opere in vendita a fantomatici pittori ed immaginarie correnti artistiche, la voce roca accompagnata da un fastidioso intercalare, ed il forte temperamento, con il quale cerca di sfinire l'interlocutore fino a convincerlo che il quadro da lui descritto, se acquistato, contribuirà a rendere il suo salotto un grande protagonista del '900.[36]

Gianni Livore [modifica]

Il Dottor Gianni Livore.
Il Dottor Gianni Livore.
Collabora a Wikiquote « Perché? Pe' qquesto, qquesto questo e qquest'artro motivo! »

(Gianni Livore)
Collabora a Wikiquote « Pure io c'ho la moglie abruzzese, ma mica mi vengo a sfogà con te! »

(Gianni Livore)

Il Dottor Gianni Livore è un personaggio psicopatico ed irascibile, infuriato col mondo intero anche per colpa della moglie abruzzese (interpretata da Marco Marzocca), che gli prepara di continuo terribili fritti, creati con l'olio de mamma, che lui è costretto a ingurgitare. Il rapporto tormentato con la compagna, oltre ad indurlo ad avere un atteggiamento quasi razzista nei confronti del popolo abruzzese, non gli permette di risolvere i suoi problemi mentali, i quali lo portano a sfogarsi in continuazione con l'interlocutore e lo spingono ad imbottirsi di medicinali, che non gli permettono però di affrontare con maggior tranquillità gli innumerevoli problemi familiari.[37] Inoltre, come se ciò non bastasse a tormentare la vita di Livore, quest'ultimo è anche alle prese con un commercialista molto frettoloso ed inesperto, che per l'eccessivo timore della Guardia di Finanza, lo convince sempre a pagare l'anticipo IRPEF di due anni dopo per fare bella figura.[38]

Lorenzo [modifica]

Collabora a Wikiquote « Leopardi? Leopardi è morto di gobba: s'ammalò de gobba e arrivato a 180° si spezzò! »

(Lorenzo)
Lorenzo in una foto del 1993.
Lorenzo in una foto del 1993.

Lorenzo è il personaggio con cui Guzzanti ha esordito sul piccolo schermo nel 1993, nella trasmissione Avanzi. Protagonista della rubrica Maddecheao': come secernere agli esami insieme a Serena Dandini, si presenta come un adolescente ignorante, trasandato, dalla parlata romanesca un po' confusa, appassionato di calcio ed in primis della Roma. I tentativi della Dandini, che si presta a svolgere il compito di insegnante di sostegno, di indurlo a ripassare le materie studiate in vista dell'imminente esame di maturità, si rivelano del tutto inutili, dal momento che qualsiasi discorso si perde in commenti improbabili sui grandi personaggi della storia e della filosofia, fino a vertere definitivamente sulla sua squadra del cuore o sui nemici laziali.[39]

Tramite il personaggio di Lorenzo, Guzzanti ha inoltre interpretato la parte di Lorenzo Ghezzi, imitazione caricaturale del critico cinematografico Enrico Ghezzi, conosciuto soprattutto per la conduzione del programma televisivo Fuori orario.[40]

Quelo [modifica]

Collabora a Wikiquote « La seconda che hai detto! »

(Quelo)
Collabora a Wikiquote « Qua non sappiamo più quando stiamo facendo su questa tera! Qua non sappiamo più quanto stiamo andando, sempre su questa tera. Tu cerchi la risposta; ma la risposta non è fuori, la risposta è dentro di te... Epperò è sbagliata! »

(Quelo)
Il santone Quelo parla con l'omonimo feticcio.
Il santone Quelo parla con l'omonimo feticcio.

Quelo (scritto anche Quèlo) è un personaggio lanciato per la prima volta nella trasmissione televisiva di Rai due Pippo Chennedy Show, condotta da Serena Dandini.

Il nome Quelo si riferisce sia ad un sedicente "messia", uno stressato padre di famiglia foggiano, sia all'idolo da questo adorato, rappresentato da una tavoletta di legno, "a mo'" di piccolo totem, con occhi e bocca disegnati - simile alla faccina ":)" di internet - e chiodi al posto delle braccia e dei capelli; questo idolo è a volte portato all'orecchio come se fosse un cellulare, in particolare quando sulla scena deve rispondere alle finte telefonate provenienti da casa. Quando il personaggio apparve sugli schermi televisivi, infatti, era il 1997 e cominciavano a fare la loro comparsa in Italia i primi telefoni portatili, percepiti come uno status symbol/feticcio. Il comico stigmatizzava, in questo modo, la nuova "moda tecnologica" ammirata ed inseguita dagli italiani.

Il "profeta" si presenta vestito con cravatta nera e camicia bianca, su cui indossa un accappatoio dello stesso colore, e si presenta al pubblico dicendo (con accento vagamente foggiano): Buonasera! C'è grossa crisi!. Porta sempre con sé un foglietto di carta dove segna alcune delle cose che gli vengono dette, che poi spaccia per sue raccogliendole nella cosiddetta "parola di Quelo". Inoltre, quando gli vengono poste delle domande che non comprende o a cui non vuole dare risposta, si rivolge all'intervistatore in modo che gli vengano proposte delle scelte; ebbene, tra di esse l'anacoreta sceglie sempre la seconda, che provvede ad annotare fra i suoi appunti.[41]

Mano a mano che le comparsate di Quelo sono aumentate, si è riusciti infine a comprendere il motivo principale della sua evidente spossatezza: i continui contrasti con la moglie, che probabilmente sono stati la ragione della sua "conversione religiosa". Nell'ultima puntata, infatti, è lei che gli telefona e gli chiede in diretta la separazione, con tanto di affido della bambina, nonostante le disperate spiegazioni di Quelo (Ma lo sai a che ora mi alzo io? Alle sette meno un quarto!). Quelo, ammutolito, apparentemente manda alle ortiche la sua vocazione, dando del pezzaccio di legno al totem che prima venerava.

Vulvia [modifica]

Vulvia.
Vulvia.
Collabora a Wikiquote « 'mbuti! »

(Vulvia)
Collabora a Wikiquote « (all'inizio di ogni spezzone) Lo sapevate! (Ed alla fine) Sapevatelo, su Rieducational Channel! »

(Vulvia)

Vulvia è un personaggio comparso nella trasmissione televisiva di Rai Due L'ottavo nano, condotta da Serena Dandini ed andata in onda nel 2001. Bionda, scosciata e maggiorata annunciatrice del finto canale televisivo Rieducational Channel, Vulvia è, per usare le sue stesse parole, una donna che si è fatta da sola, anche perché non s'è trovato 'no straccio d'omo che se la facesse.

Satira dei programmi forzatamente educativi e divulgativi delle televisioni via cavo di Murdoch, Vulvia, il cui nome richiama esplicitamente la vulva, oltre a provare una forte idiosincrasia (pur essendone innamorata) nei confronti del documentarista Alberto Angela (imitato da Neri Marcorè),[42] che accusa di lavorare soltanto in qualità di figlio del famoso Piero Angela, sfoggia una cultura non molto elevata, un'ingenuità rasentante l'infantilismo ed evidentissimi difetti di pronuncia (dai quali discendono due tormentoni come subbaqqui e 'mbuti).[43]

Le massime [modifica]

Corrado Guzzanti, in buona parte dei volumi da lui pubblicati, ha inserito delle vere e proprie "massime", anche se impartite in maniera ovviamente ironica. La politica è senza dubbio uno degli argomenti prediletti del comico, che ha sempre avuto un forte interesse nei confronti delle tematiche di carattere pubblico ed istituzionale, [44], quindi molte di queste massime riguardano la situazione politica in Italia. Qui di seguito sono riportati due di questi apoftegmi "tematici", oltre ad un aforisma di carattere generale:

Collabora a Wikiquote « Se i partiti non rappresentano più gli elettori, cambiamoli questi benedetti elettori! »

(Da Il libro de Kipli, 1992)
Collabora a Wikiquote « Un conto è dire che negli introiti dello Stato rientra per gran parte denaro riciclato, proveniente dai guadagni illeciti della malavita e della criminalità organizzata. Un conto è dire che lo Stato, pur trovandosi ad amministrare anche queste ricchezze, debba sentirsene in qualche modo compartecipe. »

(Da Il libro de Kipli, 1992)
Collabora a Wikiquote « C'è un giorno per seminare e un giorno per raccogliere... Giovedì andrebbe benissimo! »

(da: Gino&Michele, Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano, Milano, Baldini&Castoldi, 19982, p. 269.)

Elenco completo dei personaggi interpretati [modifica]

Rokko Smitherson.
Rokko Smitherson.
Pippo Chennedy.
Pippo Chennedy.
Il gerarca fascista Gaetano Barbagli a Parla con me, 2005.
Il gerarca fascista Gaetano Barbagli a Parla con me, 2005.
Walter Veltroni.
Walter Veltroni.
Conduttore de Il Caso Scafroglia.
Conduttore de Il Caso Scafroglia.

In corsivo le creazioni di Corrado Guzzanti:[45]

Videografia [modifica]

Cinema [modifica]

Attore [modifica]

Regista [modifica]

Sceneggiatore [modifica]

Doppiaggio [modifica]

Televisione [modifica]

Teatro [modifica]

  • Il fidanzato di bronzo, 1989
  • Millenovecentonovantadieci (tournèe), 1996
  • ...La seconda che hai detto! (tournèe), 1997 - 1998

Note [modifica]

  1. ^ Scheda di Corrado Guzzanti su Italica. URL consultato il 22-12-2007.
  2. ^ a b Sito ufficiale de Il Caso Scafroglia. URL consultato il 22-12-2007.
  3. ^ Video di Rocco Smitherson nel sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 31-01-2008.
  4. ^ Video di Walter Veltroni sul sito ufficiale di Corrado Guzzanti
  5. ^ Info su Fascisti su Marte su IMDb. URL consultato il 02-01-2008.
  6. ^ Gli spezzoni di Fascisti sui Marte trasmessi all'interno del Caso Scafroglia
  7. ^ Wuz - Novità in libreria. URL consultato il 22-12-2007.
  8. ^ MyMovies - Sabina Guzzanti. URL consultato il 22-12-2007.
  9. ^ Sito ufficiale di Parla Con Me. URL consultato il 22-12-2007.
  10. ^ Drum Art - Marcello Surace. URL consultato il 22-12-2007.
  11. ^ info varie riguardo il programma Maddecheao. URL consultato il 01-02-2008.
  12. ^ IMDb - Corrado Guzzanti. URL consultato il 22-12-2007.
  13. ^ YouTube - Roberto Baggio IP Commercial. URL consultato il 22-12-2007.
  14. ^ Corrado Guzzanti e Serena Dandini in anteprima nazionale mercoledi 11 luglio a piazzale Michelangelo. URL consultato il 22-12-2007.
  15. ^ YouTube - Corrado Guzzanti - Berlusconi Merita Rispetto. URL consultato il 22-12-2007.
  16. ^ Corrado Guzzanti - scheda regista. URL consultato il 22-12-2007.
  17. ^ Corrado Guzzanti e i suoi "camerati" "Anche nello spazio c'è lo spettro di B" di Claudia Morgoglione, la Repubblica, 16 ottobre 2006
  18. ^ Corrado Guzzanti - sito ufficiale. URL consultato il 22-12-2007.
  19. ^ CastleRock - Premi e nomination. URL consultato il 22-12-2007.
  20. ^ info. URL consultato il 06-02-2008.
  21. ^ Video di Antonello Venditti nel sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 31-01-2008.
  22. ^ Testo della canzone "Grande Raccordo Anulare" sul sito ufficiale di Corrado Guzzanti
  23. ^ MusicaItaliana - Recensione Antonello Venditti Circo Massimo 2001 di Paola De Simone. URL consultato il 22-12-2007.
  24. ^ Video di Emilio Fede nel sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 31-01-2008.
  25. ^ Video di Fausto Bertinotti nel sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 31-01-2008.
  26. ^ Video di nel sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 31-01-2008.
  27. ^ YouTube - Corrado Guzzanti - Gabriele La Porta. URL consultato il 22-12-2007.
  28. ^ Video di Gianfranco Funari sul sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 31-01-2008.
  29. ^ YouTube - Corrado Guzzanti - Gianni Baget Bozzo. URL consultato il 22-12-2007.
  30. ^ YouTube - Corrado Guzzanti - Giovanni Minoli. URL consultato il 22-12-2007.
  31. ^ Video di Giulio Tremonti sul sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 31-01-2008.
  32. ^ Video di Giulio Tremonti sul sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 31-01-2008.
  33. ^ YouTube - Corrado Guzzanti - Roberto Baggio. URL consultato il 22-12-2007.
  34. ^ Video di Romano Prodi sul sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 31-01-2008.
  35. ^ Video di Brunello Robertetti sul sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 31-01-2008.
  36. ^ Viedo di Arma' sul sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 22-12-2007.
  37. ^ Video di Gianni Livore sul sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 31-01-2008.
  38. ^ Video di Gianni Livore nel sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 31-01-2008.
  39. ^ Video di Lorenzo sul sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 31-01-2008.
  40. ^ Video di Lorenzo sul sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 31-01-2008.
  41. ^ Video di Quélo sul sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 31-01-2008.
  42. ^ Testi dai dialoghi Vulvia-Angela sul sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 31-01-2008.
  43. ^ Video di Vulvia sul sito ufficiale di Corrado Guzzanti. URL consultato il 31-01-2008.
  44. ^ intervista a Corrado Guzzanti: dalle risposte si evince un generale interessamento alla politica e alle questioni di carattere costituzionale. URL consultato il 01-02-2008.
  45. ^ Elenco dei personaggi su www.corradoguzzanti.it. URL consultato il 01-02-2008.
  46. ^ Nel duo Snack e Gnola con Marina Massironi; parodia di Zack e Nora, telepredicatori americani in onda su alcune TV locali italiane

Bibliografia [modifica]

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